Rapporto immigrazione Caritas-Migrantes, nuove generazioni a confronto

E’ stata presentata oggi a Roma la XXVI edizione del Rapporto immigrazione Caritas-Migrantes, che concentra l’attenzione sui giovani di origine non italiana «in ciascuna delle realtà e condizioni da loro vissute». Su Vie di fuga disponibile la sintesi.

«L’Italia di oggi e di domani o riuscirà a essere diversa, capace cioè di nuovi incontri e relazioni, o rischierà di non avere futuro. L’incontro è la parola chiave che deve guidare le nostre comunità. Il modello è quello della “convivialità delle differenze” in cui soprattutto le nuove generazioni sono chiamate ad avere il ruolo di protagoniste. La qualità non solo della democrazia, ma anche della comunione ecclesiale si misura anche nella qualità della cittadinanza, come luogo di crescita del bene comune – da una parte – e della fraternità dall’altra».

Lo afferma il Rapporto Immigrazione 2016 di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma (Tau editrice, pp. 430). La seconda parte di questa pubblicazione (ormai giunta alla XXVI edizione) è dedicata ai giovani di origine non italiana «in ciascuna delle realtà e condizioni da loro vissute».

Il grande tema “monografico” di quest’anno è affrontato con qualificati contributi sotto varie angolature, dalle più tradizionali a quelle più inedite.

Fra le altre, “Una nuova generazione di italiani” (di Maurizio Ambrosini), “I millennials e gli stranieri: primi risultati di un’indagine biografica”, “Dal calo demografico all’invecchiamento: un Paese sostenuto dalle nuove generazioni migranti”, “La transizione al lavoro”, “Le giovani famiglie”, “L’esperienza scolastica e formativa“, “L’overeducation: un problema mondiale”, “I giovani di oggi contro Golia, incarnazione di una legge che li condiziona per la vita”, “Approfondimento. Le social street: luoghi (tra reale e virtuale) in cui si realizza l’inclusione sociale sui territori”, “Giovani migranti e incontro religioso“, “Giovani, stranieri e Servizio civile”, “Le forme di devianza e di dipendenza”, fino a un’appendice normativa dal titolo significativo: “Giovani e immigrazione tra cittadinanza e difficoltà burocratiche”.