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Io sto con la sposa: il sostegno parte dal crowdfunding

Un'immagine del viaggio-corteo nuziale verso la Svezia

Io sto con la sposa è prima un sogno e solo in seconda istanza diventa un docufiction e un progetto concreto. Dalla sfida di far arrivare in Norvegia 5 palestinesi siriani si è passati oggi alla sfida di raccogliere i fondi necessari affinchè il progetto cinematografico si realizzi e possa parlare a un pubblico ampio, quello del festival del cinema di Venezia e soprattutto a quello delle sale.

 

Antefatto: novembre 2013

A Milano un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano cinque palestinesi siriani sbarcati a Lampedusa e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia.
Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si traveste da sposa, e una decina di amici fra italiani e siriani che si travestono da eleganti invitati. Così mascherati, attraversano mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. “Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013“.

La nuova sfida: primavera-estate 2014

“Io sto con la sposa” è ora giunto alla fase di post produzione: il film è stato girato e occorre ora montarlo e renderlo pronto per il pubblico. Il punto fondamentale è però che il progetto non ha alle spalle alcuna casa di produzione quindi allo scopo di ultimarlo in tempo per iscriverlo al festival di Venezia e per farlo distribuire in sala in autunno gli autori hanno lanciato un crowdfunding (raccolta di fondi dal basso) con cui intendono raccogliere 75 mila euro entro il 17 luglio.

Ad oggi, 10 giugno 2014, la raccolta procede e si è superata la soglia dei 40mila euro. A chiunque fosse interessato vi è un sito di riferimento: www.indiegogo.com dove, oltre alla spiegazione del progetto, vi sono elencate tutte le modalità per dare un contributo. Molte realtà del terzo settore che lavorano con i rifugiati e i richiedenti asilo si sono mosse per sostenere il progetto e per aiutare i tre registi a raggiungere la cifra necessaria a concludere i lavori. Ad esempio il 12 giugno a Torino, presso lo spazio dell’Unione Culturale di via Cesare Battisti, si terrà una serata di raccolta fondi organizzata da Mosaico, Unione Culturale e Associazione Deina.

Per mantenersi informati sugli eventi organizzati intorno al docufiction basta accedere alla pagina facebook di “Io sto con la sposa“. 

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