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“Asylum trends” nei Paesi industrializzati: “Solo un tassello nella geografia dello sradicamento forzato”

Sono 330.700 i richiedenti asilo registrati nel primo semestre dell’anno nei 44 Paesi più industrializzati del mondo: il 24% in più rispetto a un anno fa. Ma intanto, malgrado le disastrose guerre civili e regionali in Siria e in Irak, l’Africa rimane il continente con il maggior numero di rifugiati e sfollati.

Perdere (quasi) tutto nel 2014: una donna di cittadinanza siriana rifugiata con la famiglia in Turchia  (foto Unhcr, settembre 2014).

 

Richieste d'asilo nei 44 Paesi industrializzati: i principali Paesi di provenienza (fonte Unhcr, settembre 2014).

«Considerato che generalmente nel secondo semestre dell’anno si assiste a un incremento nel numero di richieste d’asilo, a fine 2014 si potrebbe arrivare fino a 700.000 domande: il numero più elevato di richieste di asilo per i Paesi industrializzati in 20 anni, un livello a cui non si assisteva dagli anni ’90, ai tempi del conflitto nella ex Jugoslavia».

L’Unhcr commenta in questo modo il dato di 330.700 richiedenti asilo registrati nel primo semestre dell’anno nei 44 Paesi più industrializzati del mondo. La cifra, contenuta nel rapporto Asylum trends appena pubblicato, supera del 24% quella registrata alla fine del primo semestre 2013.

Le richieste d'asilo in Italia nel secondo trimestre 2014: nazionalità principali (fonte Unhcr, settembre 2014).

Sono prevedibilmente Siria, Irak, Afganistan ed Eritrea i principali Paesi di provenienza, mentre Germania, Usa, Francia, Svezia e Turchia quelli dove sono state presentate più richieste di protezione (il 62% del totale si sono registrate in questi soli cinque Paesi). L’Italia segue la Turchia, con 24.481 richiedenti asilo nel primo semestre di quest’anno.

Nel secondo trimestre del 2014 (il più recente preso in esame da questa pubblicazione degli Asylum Trends), cioé alla vigilia dell’ultima drammatica stagione di “sbarchi” e “salvataggi” nel Canale di Sicilia, il quadro italiano  presentava ancora una volta una sua specificità (v. tabella a fianco): la nazionalità più rappresentata fra i richiedenti asilo era quella maliana, seguita da quella nigeriana, gambiana, pakistana e senegalese.

Solo un tassello…

A margine della presentazione degli Asylum trends nei Paesi ricchi del mondo, l’Unchr ha ricordato che questi ultimi «rappresentano solo un elemento del quadro globale dello sradicamento forzato a causa di guerre e conflitti, dal momento che alla fine del 2013 a livello globale si contavano 51,2 milioni di persone sradicate dai loro luoghi di residenza. In gran parte rimangono nei loro confini nazionali come sfollati interni, od ospitati come rifugiati negli Stati confinanti».

In occasione dell’assemblea annuale del Comitato esecutivo dell’Unhcr organizzata fra oggi e domani, l’Alto commissariato ha sottolineato come, nonostante i grandi conflitti odierni in Medio Oriente e altrove, l’Africa rimanga il continente con il maggior numero di rifugiati e sfollati: «Un’incredibile cifra di 15 milioni di persone, tra cui circa 2,5 milioni di nuovi sfollati durante i primi sei mesi del 2014, per lo più fuggiti dalle guerre nella Repubblica Centrafricana, nel nord-est della Nigeria e nel Sud Sudan». 

Allegato

Asylum Trends, 1st half 2014 (in inglese, file .pdf 2,90 mbyte)

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