Skip to content

Archivio Author: Giorgio Morbello

Tutti i muri del mondo – Marocco e Sahara occidentale

E’ stato definito il muro difensivo più lungo del mondo, dopo la Grande Muraglia cinese. Divide il Marocco dal Sahara occidentale (Repubblica Democratica Araba Sahraui – RASD), un territorio che il governo di Rabat ha sempre ritenuto parte integrante del proprio Stato. Il governo marocchino ha motivato la costruzione del muro con la necessità di difendersi dal Fronte Polisario.

Bando Sprar: quello che i numeri non dicono

A fine gennaio sono state pubblicate le graduatorie degli enti locali ammessi alle risorse del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Si tratta di un passo importante perché per la prima volta in Italia, sul tema di rifugiati e richiedenti asilo, si mettono in campo risorse e strumenti che paiono tener conto dell’effettiva rilevanza del fenomeno. Si tratta dei “posti” previsti per queste persone che, tra assegnati regolari e posti aggiuntivi messi a disposizione di ciascun ente, tenendo conto anche di quelli riservati ai minori non accompaganti e alle categorie “vulnerabili” arrivano alla cifra di circa 20.000 (se saranno attivati tutti i posti “aggiunitivi”). Bisogna anche sottolineare il fatto che il bando è triennale e pertanto tali posti potranno essere a disposizione ogni anno fino alla fine del 2016.  Da Trento a Marsala Se diamo uno sguardo alle grandi città, si nota che Roma ha ottenuto il finanziamento per 2581 posti ordinari, a cui sommare i 516 aggiuntivi. E’ di gran lunga la città con il maggior numero di posti e rappresenta un vero e proprio “polo” di attrazione per richiedenti asilo e rifugiati. Non è un caso che proprio nella capitale il fenomeno delle case e degli stabili “occupati” da queste persone è il più rilevante del Paese. Tra le altre grandi città Napoli prevede l’attivazione, tra regolari e aggiuntivi di 120 posti (60 + 60), Palermo di 84 + 42, Bari di 29 + 10. Se si sale al nord si nota che a Milano

Tutti i muri del mondo – Ceuta e Melilla

Ceuta e Melilla sono in Africa, ma sono Europa. Sono due città autonome spagnole situate nel Nord-Africa, circondate dal Marocco, affacciate sulla costa del mar Mediterraneo vicino allo stretto di Gibilterra, con una superficie di poche decine di chilometri quadrati.

20 gennaio: scade la call of papers per la Conferenza di Escapes

Si terrà il 10 e 11 aprile a Milano (Università di Milano e di Milano Bicocca) la prima conferenza ufficiale di “Escapes – Laboratorio e studi critici sulle migrazioni forzate”, dal titolo “Transiti, barriere, libertà: cercare rifugio nel Mediterraneo e in Europa”. Si tratta di un appuntamento organizzato in collaborazione con Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche e Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali – e Università degli Studi di Milano-Bicocca – Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione.

Una brutta storia messinese

Si è chiusa, almeno per il momento, la triste vicenda della tendopoli del Palanebiolo di Messina. Si tratta di una struttura sportiva dell’Università messa a disposizione in ottobre per l’accoglienza dei profughi in un momento di emergenza, quando si è verificato il terribile naufragio di Lampedusa. Da subito la struttura risulta inadeguata: 180 persone ospitate in palestra, servizi igienici insufficienti, casi di scabbia, patologie non trattate adeguatamente.

Dalla legge ai progetti: proposte molto concrete dopo il convegno di Parma

“Non basta accoglierli”: lo dice la legge. La Direttiva europea recepita recentemente dall’Italia parla chiaro: gli Stati dell’UE devono “introdurre uno strumento di programmazione delle attività e delle misure a favore dell’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale” garantendo a questi soggetti “l’accesso ai programmi d’integrazione che considerano adeguati”.

Rifugiati: quando il malato viene da lontano

Esistono pregiudizi legati alla provenienza delle persone in ambito sanitario? E come si formano, nascono, si diffondono in questi contesti dedicati alla cura? Quando ciò accade il pregiudizio può causare dei danni anche alla salute (non riconoscimento di patologie, ritardo di intervento…)? Sono le domande che stanno alla base di “Fare la differenza – Forme di pregiudizio in ambito sanitario”, la tesi di Aurora Lo Bue, laureatasi in Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Torino.

Residenza: i comuni si parlino

Mesi e mesi di manifestazioni, occupazioni pacifiche e simboliche dell’anagrafe, raccolte firme, colloqui con assessori e politici: i rifugiati di Torino non si sono persi d’animo per ottenere il certificato di residenza anche nel caso non si trovino presso un domicilio fisso o vivano in uno stabile occupato come accade nell’area dell’ex Villaggio olimpico.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni