Skip to content

Archivio Author: Giovanni Godio

Valsusa, sulla frontiera della neve/4 – L’ultimo miglio dei migranti al Monginevro

Storie di passaggi interrotti, di sentieri pericolosi in quota. Al Monginevro, per sfuggire ai pattugliamenti francesi i migranti si avventurano sulle piste del comprensorio sciistico della Via Lattea ai bordi di Claviere e Montgenèvre. Ma per essere più “sicuri” alcuni tentano la sorte anche più in alto, spesso rischiando la vita, di sera, cercando di valicare i colli di confine secondari. In montagna, nell’ultima stagione il Soccorso alpino e la Croce Rossa sono dovuti intervenire in almeno cinque casi gravi. In una testimonianza, la situazione al rifugio Fraternità Massi di Oulx dopo lo sgombero della casa cantoniera occupata.

Valsusa, sulla frontiera della neve/3 – Oasi di sosta (provvisorie)

Erano 63 i migranti ospitati nella casa cantoniera sgomberata martedì: per la maggior parte famiglie in viaggio, con 16 minori. Dal vescovo di Torino, il ringraziamento ai volontari e alle comunità che li hanno accolti e un appello. Attorno al rifugio Fraternità Massi di Oulx (com’era anche attorno alla casa cantoniera occupata, prima che fosse sgomberata) operano decine di volontari a titolo personale, magari scout o attivisti No TAV, o impegnati a nome di ONG, collettivi, associazioni e realtà ecclesiali. «Le istituzioni hanno lasciato ad attivisti e volontari l’onere di assistere le migliaia di persone che transitano», si legge nell’ultimo rapporto sulla situazione in alta Valle di Susa. Ma anche l’attuale “progetto” del rifugio scade ad aprile.

Valle di Susa, sgomberata la casa cantoniera occupata che accoglieva i migranti di passaggio. “Ma dai Balcani le famiglie continuano e continueranno ad arrivare…”

È stato sgomberato oggi il “rifugio autogestito” ChezJesOulx nella casa cantoniera occupata di Oulx. Nella notte aveva accolto decine di persone. L’alta valle di Susa perde così una delle uniche due strutture per l’ospitalità notturna dei migranti di passaggio.

Valsusa, sulla frontiera della neve/2 – L’ultimo confine difficile

Chi sono, quanti sono, da dove arrivano e dove vanno i migranti che dal 2017 percorrono la valle di Susa. In poco più di tre anni il colle del Monginevro è stato attraversato da almeno 12 mila persone. Ma cosa c’è dietro tutto questo? Perché avviene?  È davvero un “destino” per questa valle? Abbiamo iniziato a chiederlo ad alcuni operatori, attivisti e volontari.

Valsusa, sulla frontiera della neve/1 – Dove passano gli “invisibili”

“Via della Valle di Susa”, anno quarto: sulle strade che un consistente flusso di migranti percorre dal 2017 cercando di entrare in Francia. Prima tappa Claviere, l’ultimo paese italiano prima del Monginevro, dove la frontiera è sbarrata anche per le famiglie di afghani che chiedono asilo. L’alternativa sono i sentieri e le piste innevate, nella notte.

L’8 Marzo di Un ponte di corpi: “Noi donne testimoni dei migranti ‘invisibili’, continueremo a dire a tutti che esistono. Se non per lo Stato e il sistema delle frontiere, esistono per noi”

Sono 35 le piazze e le frontiere europee coinvolte dall’iniziativa Un ponte di corpi. Da Maljevac, sul confine fra Croazia e Bosnia (dove Lorena Fornasir ha letto una Lettera al popolo migrante), a Marsiglia e a Berlino. E al Monginevro, sulla gelida frontiera franco-italiana, meno letale di quella balcanica ma dove ogni notte d’inverno migranti in cammino, spesso con le loro famiglie, si espongono a rischi e pericoli (e sovente a prevaricazioni) per raggiungere il centro-Europa. Sotto l’Obelisco di Montgenèvre, la dichiarazione “Custodiamo la vita, non le frontiere”.

Diritto d’asilo, un percorso di umanità. Salvataggi/2: dalle Alpi all’Egeo (passando per Ragusa)

La situazione sul confine italo-francese e la testimonianza del giovane movimento Europe Must Act completano la sintesi del webinar di Forum per cambiare l’ordine delle cose, Fondazione Migrantes ed Escapes dedicato alla criminalizzazione della solidarietà. Un tema che rimane purtroppo quanto mai attuale, dopo le perquisizioni attuate ieri dalla Procura di Ragusa contro l’Idra Social Shipping, la compagnia armatoriale dell’ONG Mediterranea Saving Humans. 

Diritto d’asilo, un percorso di umanità. Salvataggi/1: quando la solidarietà va sotto indagine e a processo

Dall’arsenale di ostacoli opposto ieri e oggi alle navi delle ONG alla criminalizzazione dei “solidali” francesi che operano lungo il confine con l’Italia, all’impegno dei movimenti: Vie di fuga pubblica in questa e in una prossima “news” una sintesi del secondo webinar del ciclo Diritto d’asilo, un percorso di umanità, che ha preceduto di pochi giorni i fatti gravi e inquietanti di Trieste. Anche il video di questo webinar è disponibile on line. In allegato, una scheda di “numeri e fatti” sulla criminalizzazione della solidarietà in Europa.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni