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Archivio Author: Giovanni Godio

Richiedenti asilo ed esiti in Italia, 2018 anno di “record”

In Italia non si sta estinguendo solo la protezione umanitaria. Oltre all’eutanasia dell’umanitaria, ridotta al 3% di tutte le domande di protezione esaminate a dicembre, i dati provvisori del Viminale su richiedenti asilo ed esiti nel nostro Paese marcano nel 2018 il record assoluto di domande esaminate (circa 95 mila) e, almeno per quanto riguarda gli ultimi lustri, quello dei dinieghi: in crescita da fine estate, le decisioni negative hanno toccato a dicembre quota 82% di tutte le domande di protezione esaminate. Intanto nell’anno i richiedenti asilo in Italia si sono più che dimezzati rispetto al 2017. E si sono ridotti ormai a 136 mila i richiedenti e i rifugiati in accoglienza al 31 dicembre.

L’accoglienza? È business se non c’è integrazione

Il “business dell’accoglienza” (slogan generico e vago riversato a piene mani, con leggerezza dolosa, nel dibattito politico degli ultimi due anni) alla prova dei dati e dei fatti: i bandi per l’accoglienza “straordinaria” e la prima accoglienza in Italia, i casi di studio di Trapani e Torino e i rischi del nuovo “capitolato Salvini”. ***Aggiornamento: on line tutti i materiali ufficiali del nuovo Schema di capitolato di gara di appalto per i centri di prima accoglienza (DM 20 novembre 2018)***

Migrazioni, chi ha paura del Global compact?

E’ stato adottato ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il Global compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare. «Una roadmap contro la sofferenza e il caos» che «non mina ma piuttosto rafforza la sovranità degli Stati». Però tutto questo all’Italia “sovranista”, che si è astenuta, interessa poco… *** Aggiornamenti: i 23 obiettivi del Compact in traduzione italiana e una nota della direzione Migranti e rifugiati del Vaticano sull’adozione dell’accordo***.

“Col decreto sicurezza rischiamo 600 mila irregolari entro il 2020 e un aumento dei costi socio-sanitari sui territori”. La protesta dei Comuni nel giorno della presentazione dell’Atlante SPRAR 2017

Lo SPRAR funziona: rispetto al 2016 più 9% di accolti, mentre gli ospiti usciti dai progetti dopo aver concluso il proprio percorso di integrazione con una casa e/o un lavoro sono cresciuti dal 41% al 43%. Ma ora, con l’iter di conversione del decreto sicurezza e immigrazione, secondo l’ANCI si rischia di «privilegiare il sistema privato, quello delle grosse concentrazioni, quello dei centri straordinari sui territori, gestiti in molti casi da operatori che nulla hanno a che fare con l’erogazione di servizi alla persona». Mentre «la precarizzazione della posizione dei migranti sul territorio» rischia di causare «un aumento esponenziale delle persone in condizioni di irregolarità», che ingrosseranno le file del lavoro nero, delle occupazioni abusive e quindi del degrado.

Esiti delle richieste d’asilo: già in via di estinzione la protezione umanitaria?

I dati a settembre 2018 sugli esiti delle richieste d’asilo, dopo il varo del decreto “immigrazione e sicurezza” potrebbero essere gli ultimi a fotografare la situazione della protezione umanitaria come l’abbiamo conosciuta. Ma già nell’estate la concessione di questo status è crollata dal 27% al 17% di tutti i richiedenti esaminati. Mentre i dinieghi hanno raggiunto la quota record del 72%.

Decreto migranti, se l’assassino è il “maggiordomo”: il 12 ottobre assemblea delle reti a Torino

Il coordinamento Non solo asilo e la rete SenzaAsilo hanno organizzato per il prossimo 12 ottobre al Sermig di Torino un’assemblea per un primo momento di riflessione sulle conseguenze del decreto “Sicurezza e immigrazione”. L’invito è rivolto a tutti gli operatori, le organizzazioni e le realtà che in Piemonte sono preoccupati per lo stato attuale delle politiche migratorie. Durante l’incontro sarà presentata la campagna nazionale “Diritti, non privilegi”.

Migrazioni e opinioni in un’Italia frammentata (e disinformata)

Una ricerca sugli atteggiamenti verso l’identità nazionale, l’immigrazione e i rifugiati nel nostro Paese sfida le “narrative” del fenomeno migratorio diffuse da alcuni leader politici e da vari media.

L’estate sta finendo…: Libia e sbarchi, l’eredità di tre mesi

Abbiamo rischiato di perdercelo, in queste settimane, ma ce l’hanno ricordato almeno in due: il problema dell’immigrazione in Italia è già stato «risolto» («lo ha risolto il mio governo», ha detto l’ex premier Paolo Gentiloni) o, più modestamente, è oggi affrontato con politiche finalmente «efficaci» (parola del vicepremier Matteo Salvini): sul tappeto, infatti, rimangono solo alcuni dettagli “secondari” che proviamo a inventariare nelle righe che seguono, dall’escalation della mortalità in mare (tutt’altro che una fatalità ineluttabile) al peggioramento negli ultimi giorni della già agghiacciante situazione umanitaria in Libia, al binario morto su cui è finita la riforma del regolamento “Dublino”.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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