Skip to content

Archivio Author: Mirtha Sozzi

Death by rescue. Rapporto sulle morti in mare

Un anno fa il Mar Mediterraneo inghiottiva centinaia di uomini, donne e bambini. Il 18 aprile 2015 morivano infatti circa 800 persone e non erano le sole di quell’aprile maledetto perchè qualche giorno prima altre 400 persone subivano la stessa sorte. A proposito di queste morti e delle altre migliaia passate, presenti (e future) è appena stato pubblicato uno studio: Death by (failure to) rescue. Morire per assenza di salvataggio. In questo studio viene dimostrato come la chiusura dell’operazione Mare Nostrum sia da annoverare fra le cause dell’aumento della mortalità nel Mar Mediterraneo. Secondo i documenti esaminati dagli autori (resoconti, racconti diretti, dati statistici, ecc) i naufragi suddetti potevano essere evitati se l’operazione Triton non avesse sostituito l’operazione Mare Nostrum e se il mandato di Triton non fosse stato quello di disincentivare le partenze mettendo in essere una strategia di non salvataggio in mare aperto (il mandato di Triton è quello di non spingersi oltre le 30 miglia dalle coste dell’Europa). Quindi a monte dell’aumento delle morti in Mediterraneo vi è una precisa volontà politica: far diminuire gli arrivi, anche a scapito delle vite umane e dei diritti umani. Purtroppo la strategia che ha mosso l’UE a chiudere un’operazione di salvataggio e a sostituirla con un’operazione di controllo e salvaguardia dei confini ha portato a risultati disastrosi. Non solo non sono diminuiti gli arrivi ma sono solamente aumentate le morti. Due cifre per tutte: 1600 morti nei primi quattro mesi del 2015 contro i 17 morti dello stesso periodo nel

Fuocoammare

Fuocoammare – di Gianfranco Rosi – Documentario  – 1h 46m – Italia/Francia Lampedusa, isola di accoglienza. Isola di pescatori. Isola di migrazioni in transito. Sempre al centro delle cronache degli sbarchi è ormai un’isola famosa. Candidata al Nobel per la pace nel 2014, in queste settimane, è nuovamente alla ribalta dei riflettori grazie al documentario Fuocoammare del regista Gianfranco Rosi che si è aggiudicato l’Orso d’oro al Festival di Berlino. Il lavoro di Rosi nasce da una proposta dell’Istituto Luce di girare un cortometraggio sulla tragedia del 3 ottobre. Il risultato è un documentario realizzato durante un anno di residenza sull’isola che non racconta un fatto di cronaca specifico ma intreccia storie diverse, quotidiane, tragiche e tremendamente umane. Rosi resta un anno a raccogliere immagini, a riprendere ciò che accade nell’isola siciliana perché per raccontare una storia ha bisogno di vivere dentro la storia stessa. In un’intervista rilasciata a Internazionale dichiara: “se fossi rimasto a Lampedusa tre settimane non sarei stato in grado di fare il film. Il tempo è sempre fondamentale nello sviluppo dei miei film. Il film viene scritto girando, non c’è mai una cosa scritta su carta.” La protagonista del documentario è Lampedusa, quella dei morti in mare, quella dei salvataggi e quella degli isolani che la vivono da generazioni e generazioni. Il punto di incontro fra queste storie è il medico Bartolo che cura la salute degli abitanti dell’isola e assicura i primi soccorsi ai migranti. Si tratta di una figura indimenticabile come indimenticabile è la

L’accoglienza dei richiedenti asilo. Manuale sostenuto da Bologna cares!

Bologna cares! la campagna di comunicazione dello Sprar del Comune di Bologna ha co-finanziato la pubblicazione de “L’accoglienza dei richiedenti asilo – Voci di operatori e ospiti con un vademecum giuridico”, curata da Sandra Federici ed Elisabetta Degli Esposti Merli.

Asilo in Europa. Via alla ricerca sui Paesi di origine

L’associazione Asilo in Europa ha dato il via un’altra attività per il 2016: la ricerca di informazioni sui paesi di origine dei richiedenti asilo, noti anche con l’acronimo COI – Country of origin information.

Balkan road. Un viaggio fotografico

Alberto Campi, fotografo italiano, residente in Svizzera ha realizzato in collaborazione con la geografa Cristina Del Biaggio un reportage fotografico dal titolo Balkan road.

Prorogata la scadenza dei bandi FAMI

La scadenza dei bandi FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) è stata prorogata con decreto di proroga dal Ministero dell’Interno il 19 febbraio 2016. Le nuove date di scadenza sono il 24 e il 31 marzo 2016. 

A Torino via al “patto” tra la città e le associazioni islamiche

* di Marco Calabrese Il 9 febbraio 2016, il Comune di Torino e venti rappresentanti delle principali associazioni islamiche hanno firmato un Patto di condivisione, con il preciso obiettivo di “rendere evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto”.

19 million project

Una coalizione internazionale di giornalisti, fotografi, fumettisti, designer e programmatori informatici si è creata per trovare strategie di narrazione al fine di raccontare la crisi più attuale che ci sia: quella che spinge ogni anno 19 milione di persone ad abbandonare la propria casa a causa di guerre, violenza e persecuzioni. Da qui il nome 19 million project.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni