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Archivio Category: News

3 ottobre 2013: a dieci anni dalla strage di Lampedusa

3 ottobre 2013 – 3 ottobre 2023: dieci anni sono ormai trascorsi dalla strage che ha dato vita alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione ma ai 368 morti di quel giorno ne sono seguiti molti altri, troppi, in un tentennare di scelte che hanno seguito la strada della criminalizzazione anziché dell’accoglienza.

Festival dell’accoglienza di Torino, appuntamenti fino al 31 ottobre: tema guida, la libertà

Per il terzo anno consecutivo è tornata sotto la Mole la grande manifestazione con cui l’Ufficio pastorale migranti dell’Arcidiocesi promuove riflessione e confronto attorno ai temi dell’accoglienza. Il tema guida di questa edizione del Festival dell’accoglienza “E mi avete accolto” è la libertà. Più di 70 gli eventi in programma.

Trattenimento nei CPR fino a 18 mesi nel decreto “per il Mezzogiorno”

E’ in vista anche l’approvazione di un decreto per un piano di costruzione, da parte del Genio militare, di nuovi CPR da realizzarsi «in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili». La CILD: «l’aumento a 18 mesi dei tempi di detenzione non cambierà nulla. I CPR esistono ormai da 25 anni, un periodo di tempo sufficiente per sapere che le persone o vengono riconosciute o rimpatriate nelle prime settimane, oppure non si riuscirà più a farlo».

Briançon: chiusura provvisoria per le Terrasses, accoglienza sotto le tende

«Con 315 persone censite il 28 agosto in un edificio omologato per 81 posti e progettato per 65 posti letto, non era più possibile operare in condizioni di sicurezza e dignità di fronte al crescente arrivo di rifugiati che attraversano le montagne dall’italia» sulla “via del Nordovest”. Nella cittadina francese l’accoglienza d’urgenza si svolge ora sotto le tende montate su un terreno messo a disposizione dalla parrocchia. La Commissone pastorale per i migranti della Diocesi di Gap-Embrun: «Dalle autorità non è arrivata altra risposta che quella dell’annuncio di controlli rafforzati alle frontiere, o il richiamo ad articoli di legge che promettono sanzioni a chiunque faciliti gli ingressi clandestini, omettendone altri che richiamano l’obbligo di soccorrere chiunque si trovi in pericolo».  

Attivisti da tutto il mondo contro il memorandum Tunisia-UE

L’UE a luglio ha siglato un memorandum di intesa con il governo tunisino. L’atto deve ancora essere ratificato dagli stati membri e ha il carattere di un’intesa non vincolante, tuttavia rappresenta l’assunzione, da parte dell’Ue, di impegni politici e finanziari verso la Tunisia. Una rete di attivisti da tutto il mondo ha però deciso di mobilitarsi per denunciare il contenuto inacettabile di questo documento. 

Mondiali di atletica, maratona: Gabriyesos non ci sarà, il testimone dei rifugiati al solo Hassan

L’atleta di origine eritrea è stato costretto a rinunciare per una seria malattia virale. Ma ai suoi tifosi ha già dato appuntamento per la mezza maratona di Riga, all’inizio dell’autunno. Alla maratona di oggi, a Budapest, rimane comunque iscritto un altro rifugiato, l’etiope Omar Hassan.***Aggiornamento: alla maratona un buon piazzamento per Hassan ***

Budapest, Mondiali di atletica leggera 2023: ecco i nomi e i volti dell’Athlete Refugee Team

La rappresentanza dei rifugiati ai Campionati mondiali di atletica leggera iniziati oggi nella capitale ungherese è composta di sei atleti. Due, fra cui la già due volte olimpionica Anjelina Nadai Lohalith, sono originarie del Sud-Sudan, uno della Siria, uno del Marocco, uno dell’Etiopia. Ma partecipa anche l’eritreo Tachlowini Gabriyesos, ad oggi l’atleta rifugiato di maggior successo. Chissà che i sei dell’Athlete Refugee Team nei giorni di Budapest non riescano a dire qualcosa, con il loro coraggio e la loro determinazione, all’Ungheria di Viktor Orbán che nel 2022, profughi ucraini a parte, ha concesso asilo a 30 (trenta) rifugiati.

Via alpina del Nordovest, a Briançon accolti in una sola notte quasi 300 migranti

È un picco finora mai raggiunto a partire dal 2015. Anche in Francia è una calda estate, ma le associazioni Refuges solidaires e Terrasses solidaires, attive ai piedi del Monginevro nell’assenza di risposte statali, ricordano che anche nella bella stagione «in montagna i rifugiati rimangono persone vulnerabili. Spossati dai percorsi a piedi hanno bisogno di un tetto, di ascolto, di qualcuno che si faccia carico dei loro problemi di salute». Dieci giorni fa l’ultima vittima sui percorsi in alta quota per aggirare una frontiera militarizzata. Intanto è sotto pressione pure l’accoglienza italiana sulla via alpina del Nordovest: in Valsusa, in una notte di fine luglio sono state soccorse 180 persone. Da Oulx la denuncia di MEDU: «Diverse persone visitate dal nostro team dichiarano di non essere riuscite a ricevere assistenza medica e legale una volta sbarcate in Italia».

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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