Skip to content

Archivio Category: INFOrientarsi

L’accoglienza? È business se non c’è integrazione

Il “business dell’accoglienza” (slogan generico e vago riversato a piene mani, con leggerezza dolosa, nel dibattito politico degli ultimi due anni) alla prova dei dati e dei fatti: i bandi per l’accoglienza “straordinaria” e la prima accoglienza in Italia, i casi di studio di Trapani e Torino e i rischi del nuovo “capitolato Salvini”. ***Aggiornamento: on line tutti i materiali ufficiali del nuovo Schema di capitolato di gara di appalto per i centri di prima accoglienza (DM 20 novembre 2018)***

Il decreto sicurezza e immigrazione è diventato (una pessima) legge

È entrata in vigore il 4 dicembre la legge 132/2018 di conversione del cosiddetto decreto sicurezza e immigrazione. Per le associazioni del Tavolo nazionale asilo è «una pessima legge che aumenterà ingiustizie e razzismo».

Rifugiati, un passaporto europeo (almeno per i titoli di studio)

Unisce nove Paesi fra cui l’Italia il progetto del Passaporto europeo per le qualifiche dei rifugiati,  un documento che contiene la valutazione dei titoli di studio dei titolari di protezione internazionale che non hanno con sé i documenti per dimostrarli. Sono 31 i “Passaporti” rilasciati nella prima sessione di valutazione italiana. In questo novembre a Milano e a Torino la seconda sessione.

“Col decreto sicurezza rischiamo 600 mila irregolari entro il 2020 e un aumento dei costi socio-sanitari sui territori”. La protesta dei Comuni nel giorno della presentazione dell’Atlante SPRAR 2017

Lo SPRAR funziona: rispetto al 2016 più 9% di accolti, mentre gli ospiti usciti dai progetti dopo aver concluso il proprio percorso di integrazione con una casa e/o un lavoro sono cresciuti dal 41% al 43%. Ma ora, con l’iter di conversione del decreto sicurezza e immigrazione, secondo l’ANCI si rischia di «privilegiare il sistema privato, quello delle grosse concentrazioni, quello dei centri straordinari sui territori, gestiti in molti casi da operatori che nulla hanno a che fare con l’erogazione di servizi alla persona». Mentre «la precarizzazione della posizione dei migranti sul territorio» rischia di causare «un aumento esponenziale delle persone in condizioni di irregolarità», che ingrosseranno le file del lavoro nero, delle occupazioni abusive e quindi del degrado.

Esiti delle richieste d’asilo: già in via di estinzione la protezione umanitaria?

I dati a settembre 2018 sugli esiti delle richieste d’asilo, dopo il varo del decreto “immigrazione e sicurezza” potrebbero essere gli ultimi a fotografare la situazione della protezione umanitaria come l’abbiamo conosciuta. Ma già nell’estate la concessione di questo status è crollata dal 27% al 17% di tutti i richiedenti esaminati. Mentre i dinieghi hanno raggiunto la quota record del 72%.

Mare Ionio, la nuova nave di soccorso battente bandiera italiana

Qualche giorno fa, il 4 ottobre, è salpata da Augusta la nave Mare Ionio. La nave compirà un’operazione di monitoraggio, testimonianza e denuncia di ciò che sta accadendo nel Mar Mediterraneo. Battendo bandiera italiana tenterà anche di “riaprire” i porti italiani allo sbarco dei migranti salvati in mare.

In Gazzetta ufficiale il decreto migranti e sicurezza

Il decreto migranti e sicurezza è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. È in vigore dal 5 ottobre.

Dublino, il gioco è “a somma zero” ma ha il suo prezzo. I primi dati europei 2018

Mentre il governo italiano “scopre” che esistono i trasferimenti di Dublino, esce a cura dell’Asylum Information Database la prima analisi dei dati europei 2018 sull’attuazione del regolamento. E l’ECRE ricorda: «Dedicare tempo e risorse a migliaia di pratiche che mettono le persone in un limbo e ritardano l’accesso alla protezione solo per risolversi, nella maggior parte dei casi, con un mancato trasferimento, non è un obbligo ma una scelta».   L‘ultimo Dublin Update dell’Asylum Information Database (AIDA) dell’ECRE pubblica i dati del sistema “di Dublino” nei primi sei mesi del 2018 in 14 Paesi europei. Il regolamento “Dublino” continua a essere in larga parte un “affare tedesco”. La Germania è stato il principale Paese emittente di richieste di presa in carico verso l’estero (30.305) e uno dei principali destinatari di richieste (12.313) da parte di altri Paesi. D’altro canto, la Grecia ha ricevuto 2.313 richieste nella prima metà del 2018 – la stragrande maggioranza proveniente proprio dalla Germania – rispetto alle 257 registrate nel primo semestre del 2017. Questo aumento esponenziale è legato probabilmente agli sforzi della Commissione europea nell’incoraggiare gli Stati membri a riprendere i trasferimenti verso la Grecia. L’Ungheria ha registrato un calo nel numero di richieste in entrata (1.848), per la maggior parte giunte da Francia e Germania. Paesi come Svizzera, Austria, Grecia, Malta e Slovenia hanno inviato e ricevuto volumi simili di richieste in uscita e in entrata per il trasferimento di richiedenti asilo in attuazione del regolamento di Dublino. Dal punto di vista degli oneri amministrativi

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni