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Archivio Category: Buone pratiche

“Il Tutore AccoglienTe” di Minori Stranieri Non Accompagnati

L’associazione “AccoglieRete” di Siracusa ha realizzato un video sul tema dei tutori dei minori stranieri non accompagnati: “Il Tutore AccoglienTe” Nel territorio di Siracusa sono accolti centinaia di minori stranieri non accompagnati (MSNA) e l’associazione AccoglieRete si propone l’obiettivo di sostenerli attraverso l’impiego di operatori, volontari, cooperative e professionisti. Il video “Il Tutore AccoglienTe” è un invito all’azione, a diventare tutore e volontario dell’associazione e nasce dall’esigenza di gettare uno sguardo sulla figura del tutore e sulla relazione che esso instaura con il minore, sia durante la prima fase di accoglienza che nell’accompagnamento lungo il suo percorso individuale. Una relazione che si basa sulla reciproca fiducia e che arricchisce la vita di entrambi, ma che non è esente da difficoltà. Fondamentali diventano quindi  la formazione continua del tutore e la creazione di una rete di sostegno reciproco. “Il tutore cura e protegge il minore, garantisce i suoi diritti, rappresenta il minore come un genitore, agisce nel superiore interesse del minore, fa da intermediario con le istituzioni, aiuta il minore a realizzare i suoi progetti.” Il progetto è stato realizzato grazie ad un finanziamento di Open Society Foundations e dall’incoraggiamento e collaborazione di Cesvi Onlus. Regia e fotografia: Paolo Palermo. Pagina Facebook di AccoglieRete ONLUS, Associazione per la tutela dei MSNA: https://www.facebook.com/AccoglieReteOnlus Canale YouTube di AccoglieRete: https://www.youtube.com/channel/UCD92zkCSLOijH7f6XkNNnxQ

Danimarca: due buone pratiche con i rifugiati

La Danimarca è da sempre fra le mete più ambite dai richiedenti asilo in arrivo in Europa. Ma non sempre un quadro legale favorevole basta a creare accoglienza e integrazione, a volte serve l’iniziativa di un operatore sensibile o l’apertura mentale di un giornale.

CoroMoro

8 richiedenti asilo (qualcuno è intanto diventato rifugiato), 2 italiani e una manciata di canzoni della tradizione piemontese: questi gli ingredienti del CoroMoro; un coro originale, atipico e simpatico che sta diventando famoso.

WelcHome. Quando accogliere in famiglia fa la differenza

Dal 2008 ad oggi, grazie al progetto di “Rifugio Diffuso” di Torino, sono state accolte in famiglia 143 persone. Una modalità di accoglienza in espansione e inserita da poco all’interno dello SPRAR.

L’esempio di Riace. Accogliere fa bene

In un momento in cui molto si parla di accoglienza diffusa in tutti i comuni d’Italia e di ampliamento dello SPRAR, riportiamo il caso ormai mediatico di uno dei paesini che per anni ha praticato l’accoglienza non solo come “dovere civico”, ma anche per rilanciare la propria economia cittadina e ripopolarsi: Riace. Riace – foto di Nicola Zolin dal reportage sul Corriere della Sera Riace, comune situato sulla costa jonica calabrese, è divenuto ormai molto famoso a livello mediatico italiano e internazionale, tanto da dare il nome all’omonimo modello di accoglienza. Dal sito del comune si può constatare che il numero di abitanti si attesta sui 1.726, mentre il numero di persone residenti di origine straniera è sui 400. Dal 1998 ad oggi: lo sbarco dei curdi e la reinvenzione della cittadina come “paese d’accoglienza” Dalle numerose interviste al sindaco, Domenico “Mimmo” Lucano, si scopre che tutto iniziò nel lontano 1998, anno in cui per la prima volta sbarcarono a Riace circa 300 curdi in fuga dalla guerra. “Forse questo è l’episodio che ha segnato tutto il futuro, e che ha riguardato me, la mia storia, però non è questo l’importante, perché ha riguardato la storia di una comunità, di un paese che si stava spegnendo, che stava scomparendo” racconta Mimmo Lucano nel breve documentario “Il Volo” (regia di Wim Wenders, 2010) ispirato alla storia di Riace. Il sindaco parla di un senso di solitudine, in particolare durante l’inverno, di scuole che stavano chiudendo, di emigrazione della popolazione locale al

La marcia degli uomini scalzi. Il reportage da Torino

Da Torino un reportage fotografico della Marcia degli uomini scalzi. Scatti di Marco Gottero.

Accoglienza richiedenti asilo: subito, almeno a Trieste

Fin dal 2013, per far fronte al numero crescente di richiedenti asilo che già allora arrivavano da terra, la Città e la Prefettura di Trieste hanno sottoscritto una convenzione per la gestione “extra-SPRAR” di tutti i richiedenti asilo che giungono nel territorio del comune giuliano. A Trieste il sistema territoriale d’accoglienza conta oggi 752 posti totali, di cui 633 “extra-SPRAR” e 119 nel progetto SPRAR. E «nasce dalla consapevolezza che ciò che si sta gestendo è un cambiamento strutturale e non un evento emergenziale provvisorio. In nessun caso il sistema di accoglienza, a Trieste come altrove in Italia, tornerà ai livelli precedenti al 2014».

La yogurteria Barikamà

A Roma esiste una yogurteria biologica, Barikamà è il suo nome, una parola bambara che significa resistente. Un progetto di micro-reditto cominciato nel marzo 2011 e a gestirlo sono cinque ragazzi africani, arrivati in Italia da strade diverse e titolari di diverse forme di protezione internazionale.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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