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Da Mare Nostrum a Triton, ma non è la stessa cosa…

Partirà dal primo novembre l’operazione Triton, concordata tra le autorità italiane e l’agenzia Frontex, per il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo. Contemporaneamente il Governo italiano ha anunciato la chiusura di Mare Nostrum, l’operazione di ricerca e soccorso in mare che in questi mesi ha salvato migliaia di vite umane al largo delle coste italiane. A prima vista potrebbe apparire come un passaggio di testimone dall’Italia all’Unione europea, come se le due operazioni fossero in qualche modo in continuità. Ma così non è, ed è lo stesso direttore esecutivo di Frontex, Gil Arias Fernandez, a evidenziarlo: “Triton non sostituisce Mare Nostrum, che è una operazione diversa e di più vasta portata e partirà a prescindere da quali saranno le sorti di Mare Nostrum, sulle quali spetta al governo Italiano ogni decisione”. Rimane dunque l’interrogativo su chi si occuperà delle operazioni di salvataggio in mare quando Mare Nostrum chiuderà. Il compito principale di Triton sarà infatti quello di affiancare le autorità italiane – che ne gestiranno il comando – nelle operazioni di pattugliamento e monitoraggio delle coste.

Mare di nessuno…

D’altra parte l’agenzia Frontex non ha tra i suoi compiti quello di ricerca e salvataggio delle persone in mare, ma di controllare le frontiere anche se, come concede Fernandez,  “salvare vite umane rimane una priorità per l’agenzia”, che quindi non negherà il suo “contributo a operazioni di soccorso qualora si rendesse necessario”. D’altra parte dal primo novembre le forze in campo sorveglieranno il limite delle acque territoriali italiane ed europee e non si spingeranno oltre, come invece accadeva con Mare Nostrum, a ricercare imbarcazioni in difficoltà fino ai limiti delle acque libiche. Una differenza in termini di miglia marine che può rappresentare la morte per molte persone in fuga verso l’Italia. Triton potrà contare su due navi di pattugliamento d’altura, due di pattugliamento costiero, due motovedette, due velivoli ed un elicottero, oltre che sul contributo delle squadre di agenti specializzati in operazioni di polizia di frontiera, ma questi mezzi consentono di imbarcare al massimo 7 o 8 persone oltre all’equipaggio, non certo i numeri che permettevano i mezzi navali utilizzati in Mare Nostrum. Bisogna anche notare che per quanto riguarda i fondi, l’operazione è garantita con certezza fino a  metà gennaio 2015, quando dovranno intervenire i fondi del prossimo anno, fondi che però a tutt’oggi si preannunciano insufficienti a coprire i costi di Triton.

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