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Germania, rifugiati, Dublino: tra generosità e realismo

L’autorevole ONG tedesca Proasyl fa chiarezza sulla sospensione del regolamento di Dublino decisa da Berlino a favore dei richiedenti asilo siriani: “È incoraggiante il fatto che si comprendano anche le procedure sotto esame e non solo i casi futuri”. Ma occorre chiarire che si tratta di un orientamento, di una raccomandazione per i funzionari dell’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati e non di una direttiva vincolante. Su piano più generale, è una presa d’atto del fallimento del regolamento Dublino, come provano tra l’altro gli ultimi dati della sua applicazione in Germania. 

BAMF_Asylumineurope_2015

 

Sarà il realismo politico di chi si è reso conto che il “Dublino III” non riesce a ottenere nemmeno quello per cui è stato messo a punto. Sarà anche un’occasione per rimarcare ancora una volta, con fairplay, la “superiorità” tedesca in un periodo in cui ideali e iniziative concrete volano basso. Però nei giorni scorsi l’apertura di Berlino sull’accoglienza dei richiedenti asilo siriani (ne avevamo già dato notizia su Vie di fuga, leggi qui) e le dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel (“I Paesi Ue devono condividere la responsabilità della tutela del riconoscimento del diritto di asilo”, “Bisogna avere un sistema equo di quote…”) hanno, se non sparigliato, almeno mosso un poco le carte su tavoli immigrazione parolai e inconcludenti.

Ma intanto, dopo la sorpresa e il favore, l’autorevole Ong tedesca Proasyl dà un contributo di chiarezza sulla decisione della Germania di sospendere il regolamento di Dublino per i richiedenti asilo siriani avvalendosi della “clausola di sovranità”.

Un orientamento, non una direttiva

Prima di tutto Proasyl avverte che, per riprendere le stesse parole della dichiarazione ufficiale dell’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati (BAMF), il nuovo regime introduce “un orientamento” e non “una direttiva formalmente vincolante”.

“Già in passato l’Ufficio federale ha attentamente esaminato se per motivi umanitari ci fossero buoni motivi per cui la stessa Germania potesse farsi carico della procedura di asilo – spiega Proasyl –; questo ha fatto sì che nel quadro del regolamento di Dublino fino alla fine di luglio abbiano avuto luogo solo 131 consegne di siriani”.

In ogni caso la decisione dei giorni scorsi non può essere messa a confronto con la sospensione dei respingimenti verso la Grecia, che esiste dal 2010 ed era stata prescritta dal ministero dell’Interno al BAMF. Piuttosto, siamo di fronte a una semplice “raccomandazione operativa” per i funzionari dell’Ufficio federale.

Inoltre, i termini che sempre nella dichiarazione ufficiale del BAMF parlano di pratiche “di fatto sospese nella maggior parte dei casi” autorizzano a pensare che potranno ancora verificarsi casi isolati di riconsegne di rifugiati di siriani. “Ad esempio, la decisione per un rifugiato da re-inviare in Svezia potrà essere diversa da quella per un rifugiato siriano di cui sarebbero responsabili la Bulgaria o l’Ungheria”.

“Dublino: di per sè inefficace”

Proasyl commenta: “È incoraggiante il fatto che il nuovo orientamento comprenda anche le procedure di Dublino sotto esame e non solo i casi futuri”. Ma d’altro canto segnala 1) che esso non dà ai rifugiati alcun diritto legale rispetto a una normativa vincolante, 2) che potrebbe essere revocato in qualsiasi momento e 3) che vale solo per i siriani interessati in Germania da una procedura Dublino (e quindi non per quelli già beneficiari di una forma di protezione in un qualsiasi Paese membro dell’Ue).

Nel complesso, la situazione attuale dimostra una volta di più “come il regolamento di Dublino sia di per sé inefficace, oltre a imporre un onere considerevole sulle frontiere esterne dell’Ue, come illustra la crisi dei rifugiati sulle isole greche. Nel 2014 si sono registrate solo 4.772 persone effettivamente ‘riconsegnate’ su 35.115 richieste di assunzione di competenza da parte della Germania agli altri Stati membri. Mentre il primo semestre 2015 ha registrato 1.901 ‘riconsegne’ su 23.935 richieste, vale a dire il 7,9%”.

Collegamenti

Accoglienza in Germania: anche cittadini e famiglie aprono le porte (fonte L’Espresso, agosto 2015)

Proasyl: “Procedure Dublino: davvero una sospensione generalizzata?” (in tedesco)

 

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