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Minori stranieri non accompagnati: “Accertamento dell’età, le nuove norme valgano per tutti”

A pochi giorni dall’entrata in vigore del decreto sulla procedura per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati vittime di tratta, una piattaforma di associazioni e organismi nazionali e locali fra cui l’ASGI, la Fondazione Migrantes e l’UNHCR chiede che quanto previsto dal decreto sia applicato per analogia a tutti i non accompagnati che arrivano in Italia. A oggi non esiste un metodo scientifico che consenta una determinazione certa dell’età. Ma un’identificazione corretta come minorenni dei ragazzi e delle ragazze sotto i 18 anni che giungono nel nostro Paese è un presupposto essenziale per garantire loro le misure di protezione e assistenza previste dalla legge.

Davanti al centro diurno Civico Zero di Save the Children, a Roma (foto Save the Children).

Il 6 gennaio è entrato in vigore il DPCM n. 234/16 che stabilisce la procedura per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) vittime di tratta.

Questo regolamento, pur con alcuni limiti, introduce garanzie importanti. Ma se verrà applicato solo agli under 18 riconosciuti, appunto, come vittime di tratta, nella pratica il miglioramento sarà estremamente limitato.

In attesa che vengano approvati in via definitiva il DDL S. 2583 (“Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”) e il “Protocollo per l’identificazione e per l’accertamento olistico multidisciplinare dell’età dei minori non accompagnati”, l’ASGI, con l’adesione di una nutrita piattaforma di altri importanti organismi e associazioni, ha promosso un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione chiedendo che le disposizioni previste dal DPCM n. 234/16 siano applicate per analogia a tutti i MSNA, anche a quelli non vittime di tratta.

«Questi ultimi – chiariscono in un dettagliato comunicato gli aderenti all’iniziativa – rappresentano ad oggi la quasi totalità dei minori non accompagnati presenti in Italia: in alcuni casi effettivamente non vi è alcun reato di tratta, in altri casi il minore è vittima di tratta ma non viene riconosciuto come tale».

A oggi «non esiste alcun metodo scientifico che consenta una determinazione certa dell’età». Ma un’identificazione corretta come minorenni dei ragazzi e delle ragazze sotto i 18 anni che giungono nel nostro Paese (solo nel 2016 ne sono sbarcati 25.772, il doppio rispetto sia al dato 2015 che a quello 2014) «costituisce un presupposto essenziale affinché siano loro applicate le misure di protezione e assistenza previste dalla normativa vigente. Se erroneamente identificati come maggiorenni, infatti, questi adolescenti non vengono accolti in strutture per minori e spesso vengono lasciati per strada, con l’elevato rischio di essere vittime di sfruttamento a scopo sessuale o di altro tipo. In alcuni casi inoltre vengono trattenuti in un CIE ed espulsi».

Oltre a Vie di fuga aderiscono all’iniziativa “Norme chiare sull’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati” la SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni), Save the Children, Amnesty International Italia, UNHCR, Magistratura Democratica, Fondazione Migrantes, Caritas Italiana, ARCI, ACLI, CIR, CNCA, GdS-Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria, MSF, Associazione Culturale Pediatri, Oxfam Italia, Terre des Hommes, CCM (Comitato Collaborazione Medica), INTERSOS, Defence for Children International Italia, Naga, A Buon Diritto, Coordinamento Non Solo Asilo e Consorzio Farsi Prossimo SCS Onlus.

Allegato

“Norme chiare sull’accertamento dell’età”: il documento dell’iniziativa (12 gennaio 2017)

Collegamento

I principali riferimenti per l’accertamento dell’età (fonte ASGI)

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