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Richiedenti asilo ed esiti in Italia, 2018 anno di “record”

In Italia non si sta estinguendo solo la protezione umanitaria. Oltre all’eutanasia dell’umanitaria, ridotta al 3% di tutte le domande di protezione esaminate a dicembre, i dati provvisori del Viminale su richiedenti asilo ed esiti nel nostro Paese marcano nel 2018 il record assoluto di domande esaminate (circa 95 mila) e, almeno per quanto riguarda gli ultimi lustri, quello dei dinieghi: in crescita da fine estate, le decisioni negative hanno toccato a dicembre quota 82% di tutte le domande di protezione esaminate. Intanto nell’anno i richiedenti asilo in Italia si sono più che dimezzati rispetto al 2017. E si sono ridotti ormai a 136 mila i richiedenti e i rifugiati in accoglienza al 31 dicembre.

A dicembre l’eutanasia della protezione umanitaria si è compiuta: in drastico calo da fine estate su indicazione ministeriale (e poi condannata ufficialmente all’estinzione dal decreto immigrazione e sicurezza, oggi legge 132/2018), ha toccato il fondo del 3% di tutte le decisioni emesse nel mese, per un totale di poco più di 200 beneficiari. Nel 2017 l’umanitaria aveva totalizzato il 25% delle decisioni.

Secondo dati del Viminale caratterizzati ancora da un margine di provvisorietà (vedi nella tabella qui sopra), l’anno appena concluso ha visto anche un dimezzamento della protezione sussidiaria, passata dal 9% del totale delle decisioni nel ’17 al 4% del ’18. Invece è rimasta costante la percentuale dello status di rifugiato, l’8% di tutte le decisioni in entrambi gli anni.

Esiti, cioè dinieghi

Ma intanto sono lievitate le decisioni negative (che comprendono una quota di “irreperibili”): il dato provvisorio annuale per il 2018 conta i due terzi del totale delle decisioni (si era fermato al 58% nel 2017); pero’ a dicembre, in forte crescita da fine estate, ha toccato la quota record dell’82%: vale a dire, nell’ultimo mese sono state respinte quattro richieste d’asilo su cinque. A novembre  la percentuale dei dinieghi era stata dell’80%, a ottobre del 74%, a settembre del 72%.

Nell’anno sono state esaminate in tutto circa 95 mila domande di protezione, contro le 81.500 del 2017 (+ 16%). Anche qui il dato 2018 è il massimo mai toccato nel nostro Paese: ci si era avvicinati solo nel 2016, con 91.102 esaminati, ma con altri numeri nelle decisioni negative (“solo” il 59% di dinieghi e “irreperibili” rispetto a tutte le decisioni).

In cifra assoluta, nel 2018 i richiedenti protezione respinti sono stati più di 60 mila: in Italia non erano mai stati così tanti. Di  contro, sono la metà quelli che hanno ottenuto protezione. Migliaia in meno rispetto al 2017 e al 2016.

Richiedenti asilo e accoglienze

Sempre nel 2018, si sono invece più che dimezzati i richiedenti asilo (cioè coloro che sono riusciti ad arrivare in Italia e a presentare domanda d’asilo…): secondo i dati provvisori dell’Interno sono stati circa 54 mila, contro i 130.119 registrati nel ’17.

Alla fine del 2018, i richiedenti protezione e i rifugiati in accoglienza nel nostro Paese erano in tutto 135.858. Un anno fa erano 183.681, a ottobre ’17 ancora 190.674. La china del trend, ovvio, è meno precipitosa e brutale degli “sbarchi“, ma è evidente che in Italia non si sta estinguendo solo la protezione umanitaria.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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