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Archivio Tag: Assistenza rifugiati

Sui bordi. Dove finisce il mare

Sui bordi. Dove finisce il mare – di Francesca Cogni – Cortometraggio – Italia/Francia 2013 Francesca Cogni ha partecipato al 31° Torino Film Festival nella sezione Italiana.Corti con un lavoro complesso, durato 4 anni, “mosso da una forte intenzione politica […] che chiede allo spettatore di trovare una propria strada tra le immagini”.

Una brutta storia messinese

Si è chiusa, almeno per il momento, la triste vicenda della tendopoli del Palanebiolo di Messina. Si tratta di una struttura sportiva dell’Università messa a disposizione in ottobre per l’accoglienza dei profughi in un momento di emergenza, quando si è verificato il terribile naufragio di Lampedusa. Da subito la struttura risulta inadeguata: 180 persone ospitate in palestra, servizi igienici insufficienti, casi di scabbia, patologie non trattate adeguatamente.

Tutti i muri del mondo – Bulgaria e Turchia

* di Jacopo Baron Nel mondo ci sono circa venti muri, una decina già operativi e una decina in costruzione, che dividono le cosiddette frontiere a potenziale rischio immigrazione clandestina. Filo spinato, fossati, muri in cemento ma anche in sabbia e pietra: le barriere anti-immigrazioni si adeguano alle condizioni geografiche-economiche dei Paesi e parlano delle nostre paure.

Nasce la rete Europasilo: intervista a Gianfranco schiavone

di Jacopo Baron, Laura Mattana Gianfranco Schiavone, già fondatore nel 1991 del Consorzio italiano di solidarietà, segretario dell’ASGI e autore dello studio “Il Diritto alla Protezione” (2010), è stato testimone, per quanto riguarda il diritto d’asilo in Italia, di tutti i cambiamenti succedutisi dall’introduzione della legge Martelli a oggi, e di questi cambiamenti ha potuto saggiare la diversa portata attraverso un costante impegno sul territorio lavorando nella città di Trieste. Il 30 novembre, a Parma, lei interviene al convegno “Italia terra d’asilo”. Dal sottotitolo si evince che si parlerà anche di proposte concrete per migliorare il sistema d’asilo italiano. Cosa si può dire in proposito, accettato il fatto di una mancata armonizzazione a livello comunitario? Una precisazione: il convegno si concentrerà solo sul tema dell’aiuto all’inclusione sociale dei titolari di protezione, quindi su quella che possiamo chiamare seconda accoglienza e non sui richiedenti asilo. Detto ciò, la proposta è quella, già fatta in via informale ma molto precisa al governo nelle ultime settimane, di recepire la direttiva qualifiche rifusa negli articoli del capo settimo, in cui si parla appunto degli strumenti di inclusione sociale, e di recepirla attraverso un articolato che preveda delle misure concrete. In particolar modo la misura più importante che è stata suggerita è quella di prevedere un diritto all’accoglienza del titolare di protezione nel sistema Sprar – che comunque è, alla fine, il sistema più funzionante e diffuso – valido per il periodo immediatamente successivo al riconoscimento della protezione. Nella nostra proposta si prevede un anno di

Rifugiati: quando il malato viene da lontano

Esistono pregiudizi legati alla provenienza delle persone in ambito sanitario? E come si formano, nascono, si diffondono in questi contesti dedicati alla cura? Quando ciò accade il pregiudizio può causare dei danni anche alla salute (non riconoscimento di patologie, ritardo di intervento…)? Sono le domande che stanno alla base di “Fare la differenza – Forme di pregiudizio in ambito sanitario”, la tesi di Aurora Lo Bue, laureatasi in Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Torino.

Raccomandazioni elvetiche: “Non in Italia!”

L’Operazione “Mare Nostrum” è partita: navi, elicotteri e mezzi di ogni tipo per soccorrere i naufraghi del mare, per impedire altre tragedie come quelli recenti attorno a Lampedusa. “Sarà un’operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane”, ha spiegato il ministro della Difesa, Mario Mauro. Ma se in alto mare i migranti o possibili rifugiati politici staranno più al sicuro non altrettanto si può dire per quello che li aspetta una volta sbarcati.

Se la paura fa 90 la dignità fa 180. Tutti in piazza a Torino per contromanifestare

La Lega Nord ha indetto a Torino una manifestazione federale per il sostegno della legalità contro l’immigrazione clandestina. Una legalità che nega le Carte costituzionali non solo italiane ma anche internazionali. E che avvalla i respingimenti. A sostegno della dignità umana e della libertà di circolare, migrare e vivere sono state indette nella stessa giornata due contromanifestazioni.  

Quanto costa l’accoglienza?

Un lettore ha scritto nei giorni scorsi alla nostra redazione sollevando una questione importante che talvolta è data per scontata o passa sotto silenzio con il rischio di alimentare “voci”, ipotesi, convinzioni che non sempre sono corrette e che possono lasciare spazio a interpretazioni anche demagogiche o strumentali. La questione, in buona sostanza, è:  “Quanto costa l’accoglienza a rifugiati politici e richiedenti asilo? Come è utilizzato quel denaro?”

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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