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Archivio Tag: Camerun

Donne rifugiate. Dal Camerun all’Italia: “Oggi possiamo sognare, piano piano”

Per la sezione Le storie, Vie di fuga ha incontrato Colette Meffire, presidente dell’associazione Mosaico-Azioni per i rifugiati, a margine di un incontro su “Eredità coloniale, salute mentale e rivoluzione femminile” organizzato nell’ambito del Black History Month 2023 di Torino. Di origine camerunense, ha lasciato il suo Paese nel 2010.  

Dal Camerun all’Italia: “Oggi possiamo sognare, piano piano”

Vie di fuga ha incontrato Colette Meffire, presidente dell’associazione Mosaico-Azioni per i rifugiati, a margine di un incontro su “Eredità coloniale, salute mentale e rivoluzione femminile” organizzato nell’ambito del Black History Month 2023 di Torino. Di origine camerunense, rifugiata, vive in un comune dell’hinterland torinese e insegna lingue.   

Libertà di stampa: Camerun, traffici, crimini & intrighi in grigioverde

In CAMERUN, un Paese dove la libertà di stampa continua a essere pericolosamente «in zona rossa» (126° posto su 180 Paesi), fino al 2003 il giovane giornalista RENE DASSIE ha subito intimidazioni, arresti e violenze per le sue inchieste sui crimini e il malaffare nelle forze armate. In quello stesso anno, minacciato di morte, è stato costretto a prendere la via dell’esilio verso la Francia, dove vive tuttora.

Libertà di stampa: Camerun, “Generali, dove sono gli stipendi dei soldati prigionieri?”

«Mi sento cittadino di due Paesi, il Camerun e la Francia. La Francia, il mio Paese di adozione, ultimamente è stato bersaglio del terrorismo. Ma anche il Camerun è attaccato da Boko Haram, che fa incursioni regolari nel Nord e ha ucciso centinaia di persone; però non ha mai ricevuto la solidarietà internazionale che ha ricevuto la Francia, e il nostro presidente Biya non viene nel Nord a rendere omaggio alle vittime…». Nelle Storie di Vie di fuga è on line la testimonianza di René Dassié, giornalista, costretto nel 2003 a fuggire in esilio per aver denunciato crimini e malaffare nelle forze armate camerunensi. Dassié ricorda, tra l’altro, che ancora oggi in questo Paese governato dal presidente “eterno” Paul Biya la libertà di stampa si trova pericolosamente «in zona rossa», al 126° posto su 180 Paesi nella classifica globale di Reporters sans frontières.

Camerun

Popolazione: 20.129.878 (stima) Capitale: Yaoundé  di Silvia Ponzio Il Camerun (ufficialmente Repubblica del Camerun) è uno stato dell’Africa equatoriale che confina a nord-ovest con la Nigeria, a nord-est con il Ciad, a est con la Repubblica Centrafricana, a sud-est con la Repubblica del Congo, a sud con la Guinea Equatoriale e il Gabon. Si affaccia a sud-ovest sul golfo di Guinea, nell’oceano Atlantico. Il Paese è chiamato “Africa in miniatura” per la sua varietà geologica ed etnica. Le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese, ma esistono più di duecento minoranze linguistiche. Il Camerun è diviso in dieci regioni semi-autonome, ognuna sotto l’amministrazione di un Consiglio Regionale e di un Governatore. Ogni regione è suddivisa in 58 divisioni a cui capo di ognuna si trova un prefetto. A loro volta le divisioni sono frazionate in sotto-divisioni e distretti. Politica recente In seguito alla seconda guerra mondiale, sotto l’egida dell’ONU, tra il 1948 e il 1960 in Camerun vengono fondati più di cento partiti politici. Nel 1960 il Camerun francese e il Camerun britannico si uniscono nella Repubblica federale del Camerun e viene proclamata l’indipendenza. Il primo presidente è Ahmadou Ahidjo, il quale nel 1966 limita le libertà politiche creando un’unica organizzazione legale, l’UNC (Union National Camerounaise). Nel 1982 lascia il suo posto a Paul Biya (ormai al potere da trent’anni) che fino ad allora era stato Primo Ministro. Il suo governo è caratterizzato dall’attenzione agli equilibri politici tra le zone francese e britannica, corruzione e clientelismo. Nel 1992, in seguito

Da giornalista rifugiato a giornalista professionista: storia di Jean Claude Mbede

All’inizio di maggio 2013 Jean Claude Mbede, giornalista camerunense rifugiato in Italia dal 2008, si è iscritto all’Ordine nazionale dei giornalisti professionisti. È la prima volta che un fatto del genere accade in Italia e si deve sperare che non rimanga l’unico.

L’albinismo in Africa

* di Silvia Ponzio   L’albinismo è ancora una causa di omicidio e violenza in molti Paesi africani. Oggetto di superstizione, derisione ed emarginazione, gli albini africani vivono tra il terrore di sparire e l’amara consapevolezza di non poter avere grandi aspirazioni di vita.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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