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Archivio Tag: Centri di accogl. e identif.

Indirizzario: le sedi delle Commissioni territoriali e indirizzi utili in alcune città italiane

Di seguito si fornisce un elenco di indirizzi utili per chiunque entri in contatto con un rifugiato o un richiedente asilo. L’indirizzario è diviso in due macrosettori: il primo con le informazioni sulle commissioni territoriali per l’asilo, gli enti e le associazioni nazionali a tutela dei rifugiati, il secondo con le informazioni sugli enti e le associazioni a tutela dei rifugiati nelle principali città italiane.

Migranti in Sicilia

E’ online “Migrazioni in Sicilia 2014”, una ricerca dell’Osservatorio sulle Migrazioni presso l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”. Curata da Serenella Greco e Giuseppina Tumminelli, la pubblicazione prende in esame il fenomeno migratorio in Sicilia nei suoi aspetti principali: popolazione e famiglie, lavoro, rimesse verso il Paese d’origine, minori, sbarchi, strutture di accoglienza sono alcuni dei capitoli in cui è suddivisa la ricerca. La Sicilia rappresenta di sicuro una regione “sentinella” per quanto riguarda il fenomeno migratorio: punto di arrivo, trampolino per il resto d’Italia e d’Europa, luogo di sperimentazione di politiche di accoglienza. Ogni sezione comprende un’approfondita analisi provincia per provincia con dati completi e utili a una lettura non superficiale del fenomeno. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati emergono alcuni aspetti di particolare interesse. La Sicilia infatti è la regione italiana che nel 2013 ne  ha accolti il maggior numero: 4.070 su circa 8.900 presenti in Italia. Eritrea, Egitto, Somalia e Gambia sono i Paesi africani maggiormente rappresentati tra i minori non accompagnati presenti nell’isola. Non pare però essere adeguato il sistema di accoglienza di questi ragazzi: “La maggior parte dei minori – si legge nel Rapporto – risulta ospitato in strutture non autorizzate (2.739 sono ospitati in tendopoli di vario genere)”, mentre sono ben 206 i minori di cui non si ha più notizia perché scappati dalle strutture in cui erano accolti. Il Rapporto si chiude con un’analisi delle strutture residenziali e non presenti in Sicilia, da dove emerge un incremento di tali strutture: dalle

Rapporto sulla protezione 2014/ 3: on line la versione integrale

Il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2014” offre, per la prima volta nel nostro Paese, tutto il necessario per approfondire nella sua attualità un argomento che, forse mai come in queste settimane, è al centro di dibattiti ed equivoci, “colposi” o “dolosi” che siano.

Rapporto sulla protezione 2014/ 2: apolidi e tratta delle persone, due focus sui “vulnerabili”

Il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2014” presentato oggi a Roma dedica due focus ad altrettante categorie di “soggetti vulnerabili”: gli apolidi e le vittime di tratta, le cui condizioni si intrecciano sempre più di frequente con quelle dei rifugiati e richiedenti asilo. Solo 12 Paesi al mondo hanno adottato una procedura per il riconoscimento dell’apolidia: fra loro c’è l’Italia. Ma nel nostro Paese i permessi rilasciati per l'”art. 18″ sono appena 800-1.000 l’anno, e sono scesi a 520 nel 2012.

Rapporto sulla protezione 2014/ 1: “Vogliamo un sistema unico d’accoglienza”, chiedono Migrantes, Anci, Caritas, Cittalia e Sprar

Anci, Caritas, Cittalia, Migrantes e Servizio centrale dello Sprar presentano in queste ore a Roma, in collaborazione con l’Unhcr, il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2014″. L’obiettivo è contribuire alla realizzazione di un «sistema unico di accoglienza e protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati» nel nostro Paese. Fra le “raccomandazioni” del “Rapporto”: sono necessarie linee guida europee per la gestione degli ingressi nel territorio dell’Ue; è urgente la revisione del Regolamento di Dublino; è necessario, finalmente, dar vita a un sistema unico di accoglienza in Italia, con standard unici e capace di accogliere nello Sprar tutti i minori non accompagnati; è indispensabile adottare programmi nazionali e regionali per l’inserimento sociale e lavorativo dei rifugiati, per non vanificare lo sforzo profuso nell’accoglienza.

Protezione internazionale in Italia, esce il primo Rapporto

Sarà presentato lunedì 17 novembre a Roma il primo “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia”, frutto di un inedito lavoro d’équipe che ha coinvolto le più importanti realtà nazionali impegnate nel settore.

Cie: si riduce il periodo di permanenza?

Il Senato ha approvato la riduzione a 90 giorni del tempo massimo di trattenimento all’interno dei Centri di identificazione e di espulsione. Tale emendamento a firma Manconi-Lo Giudice è passato all’interno dell’articolo 3 comma E della Legge Europea (ddl 1533), e riduce il periodo massimo di trattenimento degli stranieri all’interno dei CIE a tre mesi.

Estate 2014: il Mediterraneo. E oltre

Il numero di 100 mila migranti sbarcati sulle coste italiane nel 2014 è stato toccato alla vigilia di ferragosto. Gli ultimi aggiornamenti dell’Unhcr, i dati (un po’ sommari) sull’attività del Viminale nell’ultimo anno e l’aggiornamento mensile dell’Easo.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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