Skip to content

Archivio Tag: Centri di accogl. e identif.

Sanità migrante/ 2 – Sbarchi, Cie, Cara e territorio: le testimonianze dei medici in un reportage

Sul sito del mensile “ND Noi donne” un’inchiesta di Silvia Vaccaro raccoglie numerose testimonianze di “ordinaria” sanità migrante, dai centri informali di accoglienza ai Cie, dai Cara al debole diritto alla salute dei migranti irregolari sul territorio.

Quanto costa l’accoglienza?

Un lettore ha scritto nei giorni scorsi alla nostra redazione sollevando una questione importante che talvolta è data per scontata o passa sotto silenzio con il rischio di alimentare “voci”, ipotesi, convinzioni che non sempre sono corrette e che possono lasciare spazio a interpretazioni anche demagogiche o strumentali. La questione, in buona sostanza, è:  “Quanto costa l’accoglienza a rifugiati politici e richiedenti asilo? Come è utilizzato quel denaro?”

Sbarchi e dopo-sbarchi: il bilancio di un’estate

Sono sempre più numerosi i migranti sbarcati sulle nostre coste che evitano (o cercano di evitare) di farsi rilevare le impronte digitali per non essere costretti a presentare domanda d’asilo in Italia. Ma c’è anche chi la domanda d’asilo non può a presentarla neanche se vuole. Il bilancio di un’estate: i casi di Catania e Lampedusa, gli egiziani rispediti in patria nel giro di due giorni. E gli ultimi dati dell’Unhcr sugli sbarchi: i migranti e potenziali richiedenti asilo sbarcati da gennaio in Sud Italia sono quasi il triplo rispetto al 2012.

Portogallo: da rifugiati a cittadini

di Chiara Cestari. Il Portogallo è un Paese ad alto tasso d’immigrazione, ma le richieste d’asilo effettuate in terra portoghese sono alquanto esigue: 300 nel 2012, secondo la relazione annuale dell’UNHCR.

Richiedenti asilo nei Cie: “Una logica punitiva”

Nel 2012, 120 “trattenuti” nei Centri di identificazione ed espulsione hanno ottenuto un provvedimento di protezione internazionale . La denuncia dell’Asgi: «Le situazioni che nella normativa vigente legittimano il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cie sono troppo ampie e ispirate a una logica punitiva che fa da deterrente alla stessa emersione di situazioni meritevoli di protezione tra gli stranieri appena giunti alla frontiera o irregolarmente presenti nel nostro Paese».

Famiglie disperse: ritrovarsi (anche) on line

I servizi, le esperienze e i risultati della Croce rossa, della Mezzaluna Rossa e dell’Ong Refugees United per le famiglie disperse da guerre, disastri o migrazioni.

Tutte le mura dell’Europa

La detenzione amministrativa è, da diversi anni, il mezzo principale con cui i governi occidentali gestiscono i flussi migratori. Nel solo perimetro dell’Unione Europea la rete Migreurop stima che la capacità dei centri di detenzione conosciuti sia intorno ai 37.000 posti per un totale di 420 strutture.

Vol spécial

Vol spécial – di Fernand Melgar – Documentario – Svizzera 2011 – 100′ Ogni anno, in Svizzera, migliaia di persone vengono detenute (senza processo o verdetto) in centri di espulsione per il solo fatto di risiedere nel Paese illegalmente. Fernand Melgar, regista pluripremiato di origine spagnola, racconta nel suo documentario Vol spécial la fine delle peripezie dei migranti che hanno tentato di rifarsi una vita in Svizzera. Oggetto e soggetto del suo lavoro il centro di detenzione Frambois di Ginevra (uno dei 28 centri di espulsioni elvetici) che ospita persone a cui è stato negato l’asilo politico e i migranti illegali. Alcuni dei detenuti vivono in Svizzera da anni, hanno una famiglia, lavorano (e quindi versano i contributi previdenziali), mandano i figli a scuola, pagano un regolare affitto; tutto questo fino a quando le autorità cantonali in materia di immigrazione avviano la procedura per la reclusione e la conseguente espulsione. Da questo momento in poi prende avvio una procedura burocratica efficiente e implacabile che li costringe ad andarsene. Il titolo parla di questa costrizione perché tutti coloro che vivono a Frambois prima o poi sono costretti a imbarcarsi su un volo speciale, destinazione il Paese di origine. Il periodo nel centro varia a seconda della situazione ma può arrivare fino a diciotto mesi. Diciotto mesi di privazione della libertà passati a stretto contatto con uomini e donne disperati, stanchi, sfiduciati e attanagliati da paure per una vita interrotta nel presente e incerta per il futuro.  Al loro fianco vi è

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni