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Archivio Tag: Conflitti e guerre

Nigeria

Popolazione: 213.000.000 Capitale: Abuja La Nigeria ( Federal Republic of Nigeria) è uno stato africano situato nella zona occidentale del Paese. Confina ad est con il Ciad e il Camerun, ad ovest con il Benin, a sud con il golfo di Guinea e a nord con il Niger.

Afghanistan

Popolazione: 32.000.000 Capitale: Kabul  L’Afghanistan (ufficialmente Repubblica Islamica dell’Afghanistan) è uno stato dell’Asia centrale che confina con Iran, Turkmenistan, Pakistan, Uzbekistan, Tagikistan e con la Cina nel cosiddetto corridoio del Vacan (lembo di terra che si trova totalmente nella zona del Pamir). È una terra d’incontro millenaria fra diverse popolazioni dove tutt’ora coabitano popoli di origine iranica, turca e indiana. Le lingue ufficiali sono due e riflettono i due gruppi etnici prevalenti: il dari (gruppo persiano) e il pashtu (gruppo pashtun).

Repubblica Centrafricana

Popolazione: 4.422.000 ab. (stima ONU 2009) Capitale: Bangui La Repubblica Centrafricana è un paese senza sbocchi sul mare situato nel cuore dell’Africa centrale. La Repubblica Centrafricana confina a ovest con il Camerun, a nord con il Ciad, a nord-est con il Sudan, a est con il Sudan del Sud e a sud con Repubblica Democratica del Congo e Repubblica del Congo. Tipo di governo e politica recente Indipendente dal 1960, anno dell’affrancamento ufficiale dal dominio coloniale francese, la Repubblica Centrafricana è stata governata, nei trent’anni successivi, da figure autoritarie, succedutesi le une alle altre tramite colpi di stato. Nel 1993 le prime elezioni multipartitiche – svoltesi sotto il controllo della comunità internazionale – vedono l’affermazione di Ange-Félix Patassé il quale riesce, nonostante il calo dei consensi dato dal diffondersi di corruzione e clientelismo, a farsi confermare alla guida del paese nel 1999. L’insofferenza per il governo Patassé si traduce in un primo, fallito tentativo di colpo di stato (2001) seguito da una dura rappresaglia. Patassé deve però arrendersi al golpe successivo, guidato nel 2003 dal generale Bozizé (foto George Gobet/AFP), il quale, una volta guadagnato il potere, procede a convocare in breve tempo un Consiglio Nazionale di Transizione a larga base rappresentativa per riscrivere la costituzione. Malgrado ciò, il colpo di stato di Bozizé è ampiamente osteggiato dal movimento Union des forces démocratiques pour le rassemblement (Unione delle Forze Democratiche per l’Unità) capeggiato da Michel Djotodia e il dissenso prende, in breve tempo, la forma di una lotta armata. Nonostante l’opposizione di

Tunisia

Popolazione: 11.565.204 (2020) Capitale: Tunisi La Tunisia è uno stato del Nord Africa, bagnato dal Mar Mediterraneo, diventato nel 2014 una repubblica semipresidenziale.

Etiopia

* di Mirtha Sozzi e Marco Anselmi Popolazione:39.148.162 Capitale: Addis Abeba L’Etiopia è uno stato dell’Africa orientale. L’identità culturale e religiosa dell’Etiopia ha origini millenarie tanto da essere considerata il più antico stato africano ad essersi formato. Ha sempre mantenuto l’indipendenza fatta eccezione del periodo del colonialismo italiano negli anni della seconda Guerra Mondiale. L’Etiopia, formalmente, è una Repubblica Federale suddivisa in 9 regioni e due Città autonome. 1 Addis Abeba – Città autonoma-, 2 Afar, 3 Amhara, 4 Benishangul- Gumuz, 5 Dire Daua- Città autonoma-, 6 Gambela, 7 Harar- enclave-, 8 Oromia, 9 Somali, 10 Popoli del Sud, 11 Tigrè. Tipo di governo e politica recente L’Ethiopian People’s Revolutionary Democratic Front (EPRDF) è il principale partito politico del Paese che guidò l’Etiopia nella liberazione dalla dittatura del Generale Menghistu Haile Mariam e che organizzò le prime elezioni libere nel 1994. Le prime elezioni libere per la nomina del parlamento furono boicottate da molti partiti minori e vinte con presunti brogli elettorali dall’Eprdf. L’Etiopia è, almeno formalmente, una Repubblica Federale Democratica. L’attuale Presidente della Repubblica e Capo dello Stato è Mulatu Teshome nominato nel 2013 e successore di Girma Wolde-Giorgis, che era stato in carica dal 2001 al 2013 con un ruolo per lo più di rappresentanza, perché in Etiopia il controllo politico vero e proprio è affidato alla figura del Primo Ministro e Capo del Governo. Nella storia etiope recente questo ruolo è stato per lungo tempo occupato da Meles Zenawi in carica dal 1995 fino al 20 agosto

Yemen, le storie: “Andavamo a controllare sotto l’auto con la torcia”

Nelle “Storie” di Vie di fuga esce la testimonianza di un secondo giornalista yemenita, Ameen al-Safa, costretto all’esilio nel 2014. «Oggi in Yemen il conflitto, anzi i conflitti, continuano su vari fronti e in vari siti, malgrado il cessate il fuoco proclamato ad aprile dalla coalizione araba a guida saudita. Purtroppo a livello internazionale non c’è la volontà di far cessare questa guerra dimenticata, una guerra per procura fra Arabia e Iran.  L’ONU l’ha definita la più grave tragedia umanitaria a livello globale: hanno bisogno d’aiuto oltre 22 milioni di yemeniti. Ma l’epidemia di COVID-19 ci ha portato sull’orlo di una catastrofe ancora più grave».

Yemen/ 2: “Andavamo a controllare sotto l’auto con la torcia”

Ameen al-Safa è un altro giornalista yemenita (v. in questa stessa sezione la testimonianza precedente). Nel 2014 ha iniziato a ricevere minacce di aggressione e morte per il suo lavoro quotidiano a Sana’a. Dopo aver lasciato lo Yemen nello stesso anno per l’Arabia Saudita, ha trovato asilo in Francia, dove ha potuto rivedere la sua famiglia solo l’anno scorso.

Yemen: “Dopo lo scoppio della guerra, non sapevi più chi avrebbe potuto ammazzarti”

Yemen, aprile 2020: trapela la notizia che a Sana’a, la capitale controllata dal movimento degli Huthi, un tribunale ha condannato a morte quattro giornalisti. Hanno ancora la chance dell’appello, ma l’accusa è pesante: «collaborazione col nemico», anche se secondo Amnesty International questi professionisti hanno fatto semplicemente e pacificamente il loro lavoro. Tuttavia nel più travagliato e massacrato Paese della Penisola arabica le violazioni della libertà di stampa (fra cui molte altre) vengono da lontano e hanno attraversato i regimi, gli scontri e i conflitti civili. Vie di fuga ha raccolto la testimonianza di Ali al-Muqri, giornalista, saggista narratore e poeta yemenita che oggi vive come rifugiato in Francia.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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