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Archivio Tag: Conflitti e guerre

Storie di fuga, storie “italiane”

Una storia di guerra e di esilio raccontata dal protagonista, un giovane rifugiato del Sierra Leone. Ma anche una storia molto “italiana”: lo sbarco, il Cara, il pezzo di carta della protezione umanitaria, la liberazione dalla strada solo grazie a un incontro fortunato. E adesso, il lavoro faticoso «di ricostruire per l’ennesima volta la mia vita». Pubblichiamo una testimonianza consegnata alla nostra redazione.

Rifugiati e richiedenti asilo a Kampala, Uganda. Tra dolore e resilienza

* di Miriam D’Elia Recenti statistiche dell’UNHCR indicano la presenza di 149,000 rifugiati e richiedenti asilo in Uganda, di cui 37,298 sono registrati come rifugiati urbani nella città di Kampala. Il 65% circa proviene dalla Regione dei Grandi Laghi, la maggior parte di questi sono congolesi (UNHCR, 2010).

A world not ours

A world not ours – di Mahdi Fleifel – Documentario – Libano/Regno Unito/Danimarca 2012 * di Jacopo Baron “Oggi vivono in Libano circa 300.000 rifugiati palestinesi, eppure solo il 2% possiede un permesso di lavoro: la legge libanese impedisce ai palestinesi di accedere alla maggioranza delle professioni e coloro ai quali è concesso di lavorare guadagnano meno del minimo garantito. I rifugiati palestinesi, in Libano, non sono autorizzati a possedere proprietà e hanno accesso limitato al sistema sanitario e a quello legale. La maggioranza dei palestinesi risiede a Ein el-Helweh, campo del Libano meridionale costruito nel 1948 come riparo provvisorio post-Nakba. Ein el-Helweh è oggi il campo profughi più grande del Libano, con 70.000 rifugiati stipati in un singolo chilometro quadrato”.
L'estensione della barriera

Tutti i muri del mondo – Israele e Cisgiordania

E’ il 2000. Anno che segna l’inizio della Seconda Intifada, un nuovo periodo di scontro tra israeliani e palestinesi. Il conflitto si inasprisce in forme accese e pone fine all’instabile processo di pace iniziato nel 1993. Il numero delle vittime cresce, come quello di quanti sono disposti a immolare la propria vita per la causa palestinese. Questo permette al governo di Israele di inasprire i controlli sui territori occupati, con la scusa di contrastare ulteriori atti violenti a danno della popolazione civile. Quale strumento permette un controllo simile, se non una barriera in grado di bloccare fisicamente chiunque tenti di valicarne i confini? Da qui l’idea della costruzione della “barriera di separazione israeliana”,  soprannominata dai contrari alla sua edificazione “muro delle vergogna” o “dell’apartheid”. Il muro, alto circa otto metri e lungo 700 Km, disseminato di impianti di sorveglianza, recinzioni elettroniche e controllato continuamente dai militari, divide la Cisgiordania da Israele. Le polemiche I lavori di costruzione sono quasi conclusi. Negli anni trascorsi, il tracciato del muro è stato più volte modificato a seguito delle numerose polemiche sollevate a livello internazionale, che mettevano in dubbio la legittimità della recinzione. La barriera, infatti, viola i principi minimi dei diritti umani. Alla popolazione palestinese viene impedito il raggiungimento di alcune tra le zone più fertili del Paese, in cui si trovano la maggioranza dei territori coltivabili e circa trenta sorgenti d’acqua. Il muro rappresenta un tentativo piuttosto esplicito di indebolire ulteriormente la popolazione palestinese dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

Striplife

Striplife – aa.vv. – Documentario -Italia 2013 Striplife, vincitore del premio speciale della giuria al 31° Film Festival di Torino, dove concorreva nella sezione Italiana.DOC, è il frutto del lavoro congiunto di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli. Film che racconta la quotidianità della Striscia di Gaza in modo molto delicato: ” Non un film su Gaza, ma con Gaza”.

Sfollati e rifugiati: verso la fine di un brutto 2013

Quest’anno rischia di essere uno dei peggiori mai registrati per quanto riguarda il numero di uomini, donne e minori costretti a fuggire dai loro luoghi di residenza.

The uprising

The uprising – di Peter Snowdon – Documentario – Belgio/Regno Unito 2013 Documentario sull’utilizzo del video nella Primavera araba. The uprising raccoglie centinaia di immagini dalla Tunisia, Egitto, Siria, Yemen, Barhein e Libia che danno vita, almeno sullo schermo, a una rivolta panaraba che per il momento vive ancora in celle isolate.

Crisi siriana: le tante facce dell’accoglienza europea

Il conflitto civile che sta consumando la Siria ha prodotto più di 2 milioni di rifugiati. La maggiorparte di essi si trova nei grandi, grandissimi campi profughi sorti nei Paesi confinanti. Ma dal 2012 è cominciato anche un flusso verso l’Europa. Come ha reagito il nostro vecchio continente? Ovviamente in maniera disorganica e diseguale, con Paesi pronti ad accogliere migliaia di rifugiati e altri (vedi il Bel Paese) impreparati e indifferenti.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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