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Archivio Tag: Diritti

I No Tav con i rifugiati del Villaggio olimpico

“Ex Moi e No Tav uniti nella lotta”: recita così lo striscione esposto domenica 28 aprile nel cortile delle palazzine occupate dell’ex Villaggio olimpico a Torino. Sigle strane, cacofoniche, ma che dentro di sé sono piene di vite e storie. E se tutti sanno che cosa sia la Tav, Moi sta per Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso: era la destinazione di uso di questa porzione di Città, prima che venisse “riqualificata”, trasformata in Villaggio Olimpico per gli atleti di Torino 2006 e, oggi, per buona parte abbandonata a se stessa, in stato di abbandono. Dignità per i rifugiati, dignità per la valle E’ qui che hanno occupato tre palazzine vuote le 430 persone finite in strada dopo la fine della cosiddetta “Emergenza Africa”. In questa domenica di fine aprile i Comitati No Tav Val Sangone, Collina morenica e Torino portano il proprio sostegno, la propria solidarietà. E lo hanno fatto nel modo più semplice e diretto: organizzando un pranzo schietto e genuino: riso, sugo, fagioli, ceci, cipolle e toma della valle per chiudere con buonissime torte fatte in casa. Hanno partecipato anche abitanti del quartiere e simpatizzanti che hanno voluto passare insieme un momento di festa. Ma che cosa c’entra il movimento No Tav con i rifugiati politici, i richiedenti asilo, con i 430 dell’ex Moi? “Noi vogliamo – si legge nel volantino che spiega l’iniziativa – affermare la priorità della dignità di tutte le persone e la tutela dei loro diritti, mentre l’accumulazione della ricchezza nelle mani di pochi condanna la

La fabbrica di irregolari

E arrivò un altro decreto. Dopo la chiusura dell’“Emergenza Nord Africa”, con la coda di polemiche e critiche che si è portata dietro (https://viedifuga.org/?p=7666), compare sulla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo un decreto “ad personas”, ovvero rivolto a tutte le persone che sono giunte in Italia tra il 1° gennaio e il 5 aprile 2011 in seguito ai fatti della “Primavera araba”. Il decreto prevede che, alla scadenza del 31 marzo, alle persone entrate in Italia tra gennaio ed aprile 2011, non verrà rinnovato il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Per loro restano così due sole possibilità: il rimpatrio assistito oppure la conversione del permesso “umanitario” in permesso di lavoro per motivi di lavoro, famiglia o studio. Dopo il 5 aprile 2011… Chi invece è entrato in Italia dopo il 5 aprile 2011 e non ha ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato politico, ha la ragionevole speranza che la sua posizione sia rivista e che gli sia riconosciuto il diritto a stare in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Ma da dove nasce la data limite del 5 aprile 2011? Tra gennaio e aprile di quell’anno entrarono in Italia circa 23.000 persone in fuga dalla Tunisia in rivolta. Il governo italiano di allora, che in un primo momento parve non farsi carico della questione dato che molte di queste persone erano dirette in Francia, fu costretto, anche per l’atteggiamento delle autorità francesi che chiusero il valico di Ventimiglia, a prendere delle iniziative. Ai tunisini

Non solo asilo sull'”Emergenza”: “Avremmo voluto sbagliarci”

Dura presa di posizione del Coordinamento Non solo asilo il giorno successivo alla conclusione ufficiale dell’accoglienza per le persone rimaste nel circuito della cosiddetta “emergenza 2011”.

Boats 4People: una rete contro le morti nel Mar Mediterraneo

A luglio 2012 partì da Rosignano (LI) il progetto della rete “Boats 4 People”, una flottiglia di solidarietà che solcando simbolicamente il Mare Nostrum, dall’Italia alla Tunisia tentava di portare all’attenzione pubblica l’ecatombe di migranti che da anni avviene nel Mar Mediterraneo. Dopo questa avventura il progetto continua e si allarga a nuove esperienze.

Vol spécial

Vol spécial – di Fernand Melgar – Documentario – Svizzera 2011 – 100′ Ogni anno, in Svizzera, migliaia di persone vengono detenute (senza processo o verdetto) in centri di espulsione per il solo fatto di risiedere nel Paese illegalmente. Fernand Melgar, regista pluripremiato di origine spagnola, racconta nel suo documentario Vol spécial la fine delle peripezie dei migranti che hanno tentato di rifarsi una vita in Svizzera. Oggetto e soggetto del suo lavoro il centro di detenzione Frambois di Ginevra (uno dei 28 centri di espulsioni elvetici) che ospita persone a cui è stato negato l’asilo politico e i migranti illegali. Alcuni dei detenuti vivono in Svizzera da anni, hanno una famiglia, lavorano (e quindi versano i contributi previdenziali), mandano i figli a scuola, pagano un regolare affitto; tutto questo fino a quando le autorità cantonali in materia di immigrazione avviano la procedura per la reclusione e la conseguente espulsione. Da questo momento in poi prende avvio una procedura burocratica efficiente e implacabile che li costringe ad andarsene. Il titolo parla di questa costrizione perché tutti coloro che vivono a Frambois prima o poi sono costretti a imbarcarsi su un volo speciale, destinazione il Paese di origine. Il periodo nel centro varia a seconda della situazione ma può arrivare fino a diciotto mesi. Diciotto mesi di privazione della libertà passati a stretto contatto con uomini e donne disperati, stanchi, sfiduciati e attanagliati da paure per una vita interrotta nel presente e incerta per il futuro.  Al loro fianco vi è

Nonsoloasilo: per superare l’emergenza

Di emergenza in emergenza, dalle case occupate da sgomberare, fino ai recenti fatti in Nordafrica, sono ormai anni che il sistema italiano di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici si sta muovendo senza un vero progetto organico che stabilisca criteri e finanziamenti su cui contare per un fenomeno che non può certo considerarsi occasionale o sporadico, ma che fa parte della storia della società umana.

Dublino, cronache d’autunno/ 2: tutti i dati 2011

Secondo dati dell’Unità Dublino, nel 2011 le richieste di “assunzione di competenza” all’Italia per il regolamento “Dublino II” hanno raggiunto la quota record di 13.715, il 42% in più rispetto al 2010. In drastica crescita anche in trasferimenti verso il nostro Paese: più 69% fra 2010 e 2011.

Emergenza Nord-Africa/2 – I diritti negati

Yasmine Accardo di Garibaldi 101 racconta un’”Emergenza Nord-Africa” che in Campania ha calpestato diritti e negato opportunità di vivere una vita dignitosa.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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