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Archivio Tag: Diritti

Rifugiati politici e richiedenti rifugio incontrano Monsignor Nosiglia

L’arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, ha incontrato i rifugiati, richiedenti asilo e rifugio della città, martedì 28 dicembre presso la chiesa di Gesù Operaio di via Leoncavallo: un’occasione di dialogo e confronto. Fredo Olivero direttore dell’Ufficio Pastorale Migranti di Torino era presente e racconta così l’incontro al quale hanno partecipato oltre 150 persone provienienti da 11 Paesi diversi  Monsignore, ascolti le nostre storie…  di Fredo Olivero* Ascoltare il grido di dolore e speranza che viene dai richiedenti rifugio – rifugiati – soggetti a protezione umanitaria e farsi interprete morale di fronte ai politici locali (Comune, Regione, Prefettura) e nazionali (Governo), farsi voce di chi è in difficoltà: sono questi i motivi per cui l’Arcivescovo di Torino Monsignor Nosiglia ha voluto ascoltare storie di vita, nella maggior parte dei casi assai simili nella loro drammaticità, di giovani provenienti dall’Africa (Libia, in particolare) di 11 nazionalità diverse (anche asiatiche). E’ stato un ascolto attento durante il quale Monsignor Nosiglia ha preso appunti sui passaggi più significativi. In 150 hanno accolto l’invito e si sono espressi sulle difficoltà e i problemi che stanno vivendo: l’isolamento, la condizione dell’essere “parcheggiati”, la noia quotidiana, i problemi di salute gravi non affrontati, di residenza, di trasporto, di dialogo con la popolazione, di permesso di soggiorno, le lunghe attese prima di essere ascoltati dalla “Commissione per i rifugiati” (e, poi, forse, respinti), la mancanza di cibo per chi vive nelle “case occupate” da 4 anni senza prospettiva di un’abitazione e di un lavoro (persone che hanno già il

Three and a half

 Three and an half – di Naghi Nemati – Drammatico – Iran 2011 – 80′ Hanieh, Homa e Banafsheh sono tre detenute in un carcere iraniano che, ottenuto un permesso di libera uscita, decidono di scappare dal Paese per ricominciare all’estero una nuova vita. La fuga deve essere organizzata illegalmente e le tre donne si devono accordare con un trafficante per riuscire a fuggire dal Paese. L’uomo le tradisce e tutti i piani cambiano, così come cambiano le prospettive di conoscenza fra le donne stesse che si trovano a vivere l’attesa estenuante di un futuro incerto diviso fra la prigionia, la malattia e la libertà. Il regista è Naghi Nemati, iraniano, classe 1977, artista poliedrico approdato ai lungometraggi nel 2007 con Those three. Nemati con il film Three and a half ha voluto seguire il destino di tre ragazze iraniane che rischiano la propria esistenza per migliorare le loro condizioni di vita. Vi è un’attenta descrizione delle sofferenze e delle difficoltà che le tre protagoniste sono costrette ad affrontare e che subiscono in nome di sogni e speranze. Il film ha una narrazione frammentata in cui vi è un andare avanti e indietro nel tempo che solo alla fine si risolverà in un quadro completo (anche se alcune cose si possono presagire prima della fine). Il sistema di flashforward appare come una nuova presa di posizione del regista nei confronti della classicità del cinema iraniano, così anche lo stile secco e crudo, senza concessioni a formalismi, che ritrae delle protagoniste

Gratuito patrocinio: un diritto a rischio per i richiedenti asilo

Il gratuito patrocinio è un beneficio previsto dalla Costituzione italiana (art. 24 Cost.) che consiste nel fornire assistenza legale gratuita, per promuovere un giudizio o per difendersi davanti a un giudice, a chi non è in grado di sostenere le spese legali. Il pagamento di tutte le spese quindi è a carico della Stato. Per quanto riguarda i richiedenti asilo che vogliono impugnare l’eventuale diniego della protezione internazionale e avvalersi del gratuito patrocinio la questione è piuttosto spinosa. E per varie ragioni. A differenza di quanto previsto per la difesa dello straniero espulso (che è ammesso per legge al gratuito patrocinio, sia per l’impugnazione del decreto di espulsione, sia per le udienze di convalida del trattenimento e dell’esecuzione dell’espulsione), il richiedente asilo può avvalersi del patrocinio a spese dello Stato solo laddove presenti apposita domanda e risulti in possesso dei requisiti di reddito richiesti dalla legge. Dal punto di vista pratico, il problema principale riguarda la difficoltà di reperire i documenti di identità, dal momento che la maggior parte dei richiedenti asilo ne è privo e nella fase di domanda di asilo il contatto con le autorità diplomatiche del paese di origine è sconsigliato. Ci si trova così di fronte a persone la cui identità non è certa, le quali autocertificano di non possedere alcun reddito nel paese di origine. Per l’autorità italiana è dunque molto difficile accertare l’effettiva sussistenza delle condizioni per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Di solito, il Consiglio dell’Ordine ammette i richiedenti asilo al gratuito

La titolarità dei diritti sociali dei richiedenti e titolari di protezione internazionale

La questione dei diritti sociali per richiedenti e titolari di protezione internazionale rappresenta un tema particolarmente ostico a causa sia della sua complessità che della difficoltà di individuare un “frame” dove poterlo inquadrare e comprendere.

Dossier Caritas 2011: le “criticità” del sistema di accoglienza/ 2

Un contributo pubblicato nel 21° “Dossier statistico immigrazione” della Caritas romana evidenzia, per la prima volta a livello nazionale, i rischi del triplo sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati determinatosi sull’onda dell'”emergenza” 2011: da un lato disfunzioni e disservizi, dall’altro standard bassi (e iniqui) in una delle tre “branche”.

Dossier Caritas 2011: le “criticità” del sistema di accoglienza/ 1

Il 21° “Dossier statistico immigrazione” della Caritas denuncia le “forti criticità” legislative e normative nel sistema d’accoglienza istituzionale per i rifugiati e i richiedenti asilo.

Le nuove frontiere dell’esclusione

  La città di Tunisi ha ospitato un meeting internazionale dal titolo esplicativo: «Ripensare le migrazioni: per una libera circolazione nello spazio mediterraneo». Un incontro che si è proposto di inaugurare un laboratorio teorico e politico sulla libertà di movimento e sul superamento delle frontiere. Un laboratorio più che mai utile in un momento di negazione della mobilità umana. 

Convenzioni, leggi e decreti

Si diventa rifugiati perché i propri diritti umani e naturali sono ad alto rischio, perché i propri diritti umani sono già compromessi in maniera definitiva, come nel caso di chi ha subito torture o altro genere di violenze.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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