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Archivio Tag: Diritti umani

Il silenzio nel deserto del Sinai e il rifiuto di Israele

Il premier Netanyahu ha definito una piaga di Stato il fenomeno dei migranti irregolari provenienti dall’Africa e transitanti per il deserto del Sinai. Mentre Israele chiude le maglie legislative sulla migrazione i beduini egiziani torturano e ricattano centinaia di profughi. 

Perché una giornata mondiale del rifugiato

di Fredo Olivero La Giornata mondiale del rifugiato ha un senso se serve a fare il punto della situazione, se è l’occasione per una riflessione critica su che cosa significa il fenomeno di rifugiati e richiedenti a livello mondiale come a livello locale. Per quanto riguarda l’Italia, il 2011 ha visto 62.000 persone arrivare in Italia dal Nord Africa. Ma non sono stati arrivi indolori: nel corso dello stesso anno più di 2.000 persone sono morte nel Mediterraneo e più di 30.000 sono state rimpatriate. Dei 62.000 che sono arrivati circa 25.000 sono richiedenti asilo dalla Tunisia: di questi 4.500 hanno avuto un permesso temporaneo, mentre gli altri sono stati considerati presenze irregolari e,  se fermati, sono transitati dai CIE e sono stati rimpatriati. Circa 25.000 sono state le persone in arrivo dalla Libia, un Paese che per loro ha rappresentato solo un transito dato che per la maggior parte si tratta di Nigeriani, Ghanesi, Maliani, Eritrei, Etiopi, Somali. Ivoriani. Per loro si è messo in piedi un circuito di accoglienza di tipo emergenziale gestito dalla Protezione Civile. Molte di queste persone attendono ancora l’esito della domanda di asilo politico, ma dalle richieste già esaminate risulta che i dinieghi a livello nazionale oscillano tra il 70% e l’80%. Di fronte a questi arrivi l’attivazione di canali di accoglienza d’emergenza non è stata l’unica risposta che il nostro Paese ha messo in campo. L’altra parola d’ordine è stata quella della “sicurezza”, un concetto spesso malinteso e spesso declinato da una parte

La marcia Europea dei Sans-Papiers e Migranti

La Coalizione Internazionale dei Sans-Papiers e Migranti è un movimento composto da collettivi migranti, richiedenti asilo e rifugiati, studenti, associazioni antirazziste, sindacati, associazioni umanitarie, forze sociali e politiche provenienti da diversi paesi europei che è nato per promuovere la Marcia Europea dei Sans-Papiers e Migranti.

La legge “anti-infiltrati” israeliana brucia gli immigrati

Nella notte fra il 3 e il 4 giugno corrente nella città di Gerusalemme è stato appiccato un incendio a un appartamento abitato da migranti eritrei. Sul muro dell’abitazione è stato scritto: “andate via dal quartiere”.

“In piedi entra la corte”: storie di fuga, dinieghi, ricorsi. E carte di tribunale

Non sempre le Commissioni e l'”Unità” (di Dublino) decidono secondo giustizia. Nel giro di una settimana l’Asgi ha dato notizia di tre sentenze e di un’ordinanza che ribaltano tre dinieghi di protezione e annullano un respingimento.

Diritti umani e centri di accoglienza: “Carenti i servizi alla persona”

Nel suo recente rapporto su detenzione, accoglienza e trattenimento la Commissione diritti umani del Senato esamina le condizioni dei Cara, dei Cda e dei Cpsa (oltre 4.600 i richiedenti asilo e migranti “ospiti” a fine 2011) e denuncia: «In molti casi si riscontrano carenze nella fornitura di servizi alla persona».

L’Europa vista da Frontex/ 2: Del Grande, “dati da inquadrare nella giusta prospettiva”

“Viene da chiedersi a cosa serva spendere così tanto denaro nelle operazioni di rimpatrio e più in generale nella macchina repressiva contro la mobilità dei cittadini non europei, laddove è scientificamente dimostrabile che è tutto inutile. Che la gente si sposta da sud a nord e viceversa a prescindere dalle leggi sull’immigrazione e dalla macchina delle espulsioni”, ha scritto Gabriele Del Grande, giornalista, fondatore dell’osservatorio sulle vittime della frontiera Fortress Europe e autore dei libri d’inchiesta e reportage Il mare di mezzo e Mamadou va a morire (entrambi Infinito Edizioni).  Vie di fuga lo ha contattato dopo l’uscita dell’ultimo Fran Quarterly Report e gli ultimi comunicati sulle operazioni di Frontex, l’agenzia Ue per il coordinamento della “sicurezza” alle frontiere. Per i compiti che ha, Frontex quanto alle statistiche che pubblica non può essere considerata una… sede distaccata di Eurostat. I dati diffusi dall’agenzia di Varsavia sono attendibili? “Sono dati attendibili. Ma devono essere inquadrati nella giusta prospettiva. Ciò che avviene ai confini d’Europa suscita allarme sulla stampa e sui media, ma oltre a questi numeri sui migranti intercettati a caro prezzo bisognerebbe ricordare le centinaia di migliaia di persone che arrivano negli aeroporti con visti turistici che poi vedranno scadere, senza riuscire a convertirli in permessi di lavoro e finendo così nell”illegalità’.  Certo, ci sono le barche soccorse nel canale di Sicilia e a Lampedusa; e oggi gli sforzi di Frontex si concentrano soprattutto sul confine orientale, quello fra Grecia e Turchia, dove gli attraversamenti che vengono scoperti sono in forte

Salute: se non è per tutti, che diritto è?

 I rifugiati politici, una volta riconosciuti come tali, hanno gli stessi diritti e doveri dei cittadini italiani per quanto riguarda la salute come in altri campi della vita sociale. Così infatti recita l’articolo 24 della Convenzione di Ginevra sottoscritta anche dall’Italia: “Gli Stati contraenti concedono ai rifugiati che risiedono regolarmente sul loro territorio lo stesso trattamento concesso ai loro cittadini, per ciò che concerne: (…) maternità, malattie, invalidità…”. E’ una norma cristallina che pure trova difficoltà nel momento in cui diventa pratica concreta. Un esempio è l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale che dovrebbe essere garantito ai richiedenti asilo, ai rifugiati politici e titolari di protezione internazionale. Eppure questo diritto si scontra con concetti burocratici quali certificato di residenza, reddito, esenzione dal ticket… “Il decreto legislativo del 5 aprile 2011,– spiega l’avvocato Manuela Del Savio che si occupa di stranieri presso la Regione Piemonte – ha garantito l’iscrizione al Servizio Sanitario dei titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari giunti in Italia in seguito ai fatti di Egitto, Tunisia e Libia. A queste persone spetta anche l’esenzione dal ticket. Da un punto di vista burocratico è sufficiente che abbiano il codice fiscale. Nelle settimane di massimo afflusso un accordo tra Prefettura, Agenzie delle Entrate e Regione Piemonte ha permesso l’attivazione di uno sportello specifico in grado di fornire il codice fiscale in tempi brevi a queste persone”. Inoltre il decreto permette di superare anche un altro problema, quello della residenza, una questione che riguarda anche i rifugiati presenti sul territorio

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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