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Archivio Tag: “emergenza Nordafrica”

Che ne sarà dei 22.000 dell'”Emergenza Nord Africa”?

Il 31 dicembre è un fine anno particolare per le 22.000 persone rimaste in Italia in seguito alla ribattezzata “emergenza Nord Africa”. In realtà ne erano arrivate molte di più, oltre 60.000, ma più della metà sono state rispedite indietro in quanto tunisini, definiti “a prescindere” migranti per motivi economici.

Perché una giornata mondiale del rifugiato

di Fredo Olivero La Giornata mondiale del rifugiato ha un senso se serve a fare il punto della situazione, se è l’occasione per una riflessione critica su che cosa significa il fenomeno di rifugiati e richiedenti a livello mondiale come a livello locale. Per quanto riguarda l’Italia, il 2011 ha visto 62.000 persone arrivare in Italia dal Nord Africa. Ma non sono stati arrivi indolori: nel corso dello stesso anno più di 2.000 persone sono morte nel Mediterraneo e più di 30.000 sono state rimpatriate. Dei 62.000 che sono arrivati circa 25.000 sono richiedenti asilo dalla Tunisia: di questi 4.500 hanno avuto un permesso temporaneo, mentre gli altri sono stati considerati presenze irregolari e,  se fermati, sono transitati dai CIE e sono stati rimpatriati. Circa 25.000 sono state le persone in arrivo dalla Libia, un Paese che per loro ha rappresentato solo un transito dato che per la maggior parte si tratta di Nigeriani, Ghanesi, Maliani, Eritrei, Etiopi, Somali. Ivoriani. Per loro si è messo in piedi un circuito di accoglienza di tipo emergenziale gestito dalla Protezione Civile. Molte di queste persone attendono ancora l’esito della domanda di asilo politico, ma dalle richieste già esaminate risulta che i dinieghi a livello nazionale oscillano tra il 70% e l’80%. Di fronte a questi arrivi l’attivazione di canali di accoglienza d’emergenza non è stata l’unica risposta che il nostro Paese ha messo in campo. L’altra parola d’ordine è stata quella della “sicurezza”, un concetto spesso malinteso e spesso declinato da una parte

Per evitare un’altra Rosarno

Da otto mesi attendono i fondi della Protezione civile per l’accoglienza delle persone inserite nella cosiddetta “Emergenza Nord-Africa” che è stata prorogata per tutto il 2012. Da otto mesi gli enti locali e i diversi soggetti gestori dei progetti di accoglienza devono anticipare le spese per le persone accolte in un momento in cui tagli ai bilanci e crisi mettono in difficoltà le amministrazioni del territorio. Eppure l’articolo 10 della convenzione Opcm 3933-2011 della presidenza del Consiglio dei ministri recita: “Il soggetto attuatore liquiderà dietro presentazione di fattura le prestazioni entro 30 giorni e non oltre 60 giorni”. Domenico Lucano e Giovanni Manoccio, rispettivamente sindaci dei comuni calabresi di Riace e Acquaformosa hanno scritto ad Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, per portare alla luce una situazione insostenibile. D’altra parte proprio l’esperienza di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo di queste due amministrazioni locali è presa ad esempio in tutta Europa perché ha saputo trasformare questo fenomeno in momento di sviluppo e crescita del territorio, oltre che di integrazione e convivenza pacifica. Ma senza i fondi previsti e dovuti, è difficilissimo sostenere il tutto. Il problema non è solo legato alle risorse economiche. Scrivono i due sindaci: “In Calabria si rischiano altre ‘Rosarno’, per il ritardo nelle convocazioni dei richiedenti asilo e per i dinieghi che in questo momento superano il 70% delle richieste, facendo diventare questi migranti facile preda della criminalità organizzata”. Le rivolte in Nord-Africa e il susseguente arrivo di migliaia di persone in fuga

Tavolo Asilo: un appello per disinnescare l’ “emergenza 2011” (ed evitare l’ “emergenza 2012”)

“Una più ampia attuazione delle norme di protezione umanitaria e un decreto di protezione temporanea”. Lo chiede il Tavolo Asilo al governo Monti in un appello  favore dei 28.000 profughi che nel 2011 sono fuggiti dalla Libia cercando sicurezza in Italia.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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