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Archivio Tag: Governance

Quanto costa l’accoglienza?

Un lettore ha scritto nei giorni scorsi alla nostra redazione sollevando una questione importante che talvolta è data per scontata o passa sotto silenzio con il rischio di alimentare “voci”, ipotesi, convinzioni che non sempre sono corrette e che possono lasciare spazio a interpretazioni anche demagogiche o strumentali. La questione, in buona sostanza, è:  “Quanto costa l’accoglienza a rifugiati politici e richiedenti asilo? Come è utilizzato quel denaro?”

Ondata xenofoba in Europa

A poche ore dalla strage di Lampedusa, che ha visto coinvolti centinaia di potenziali rifugiati eritrei e somali, dobbiamo fare i conti con un’altra realtà agghiacciante. L’Europa sembra in preda ad un raptus xenofobo al limite dell’assurdo. Niente di strano, si potrebbe pensare. Quello che colpisce è che, questa volta, i protagonisti sono proprio alcuni tra gli stati più progrediti d’Europa. Tra questi, infatti, troviamo il Belgio e il Regno Unito.

Fondi europei per i rifugiati e per l’integrazione

E’ stato prorogato il termine per la presentazione dei progetti finanziati dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi (FEI). Le proposte, infatti, non dovranno essere più presentate entro il 30 settembre 2013, bensì entro il 10 ottobre 2013.

“Costi disumani”: una ricerca di Lunaria

Si chiamano comunemente “politiche di contrasto all’immigrazione irregolare” e, in concreto, si tratta di respingimenti, detenzione, rimpatri: politiche coordinate a livello europeo e messe in pratica in ogni singolo Stato. Politiche che hanno dei costi. L’associazione Lunaria, forte dell’esperienza nelle campagne “Sbilanciamoci!”, ha provato ad analizzare questi costi, un lavoro che ha un senso particolare in un periodo di crisi economica e di spending review.

Sprar 2014 – 2016: il bando

Da più parti invocato, atteso, sollecitato, è finalmente uscito il bando dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per il triennio 2014-2016 che destina il Fondo per l’accoglienza di rifugiati politici e richiedenti asilo. Rispondendo a questo bando si può avere accesso al “Fondo nazionale politiche e servizi dell’asilo” la vera e propria spina dorsale delle iniziative nazionali relative a richiedenti asilo e rifugiati politici.

Il Refugee Protest Camp di Vienna

La lotta per i diritti dei rifugiati non conosce confini. A dimostrarlo è la velocità con cui si espandono le proteste in tutta Europa a sostegno dei richiedenti asilo. Uno degli esempi più eclatanti di questa nuova ondata di manifestazioni è senza dubbio il Refugee Protest Camp di Vienna. Attraverso questa iniziativa vengono contestate la gestione attuale dei confini e le politiche di immigrazione europee che, se pur molto diverse da Sato a Stato, hanno quasi tutte in comune una cattiva organizzazione di fondo che poco tiene conto delle difficoltà e dei bisogni dei richiedenti asilo. Le origini Il movimento austriaco ha inizio il 24 novembre 2012, quando un gruppo consistente di richiedenti asilo organizza una marcia di protesta con partenza dall’isolato campo governativo in cui vengono accolti i rifugiati fino al centro di Vienna, dove allestiscono il loro campo, nel Sigmund Freud Park. Chiedono che venga rispettato il loro diritto di lavorare, di studiare, di rimanere in Austria per ricostruirsi un futuro e che venga garantito loro un supporto legale efficiente. Il campo è autofinanziato e si basa sul principio di democrazia partecipativa, solidarietà ed aiuto reciproco. Il giorno di Natale la svolta. Gli occupanti del campo decidono di indire uno sciopero della fame per ottenere maggior visibilità e risposte più concrete dagli enti governativi. Data significativa è quella del 25 dicembre, giorno in cui Giuseppe e Maria, nella tradizione cristiana, chiedono e ottengono rifugio a Betlemme. Questo gesto disperato, però, non ottiene nessuno degli effetti sperati. I governanti

Il diritto d’asilo in Portogallo

di Chiara Cestari Le richieste d’asilo effettuate in terra portoghese sono alquanto esigue: 300 nel 2012, secondo gli ultimi Asylum Trends dell’UNHCR. Analizzando nello specifico le richieste del 2012, il numero più alto (57 richieste) è stato registrato per le persone provenienti dalla Guinea Conakry, a cui seguono 25 richieste dalla Nigeria, 17 dalla Repubblica Democratica del Congo, 13 dalla Guinea Bissau e 11 rispettivamente da Colombia, Siria e Somalia. 

Il diritto d’asilo nei Paesi Bassi

di Chiara Cestari Secondo l’UNHCR le richieste d’asilo presentate in Olanda nel 2012 sono state 8.850 (-24% rispetto al 2011). Nel 2011 (i dati scorporati relativi al 2012 non sono ancora disponibili) il gruppo più numeroso di richiedenti proveniva dall’Afghanistan (1885 richieste), seguito da Iraq (1435), Somalia (1415) e Iran (929). Un viaggio nel sistema d’asilo olandese.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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