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Archivio Tag: Libia

“Revoca immediata del Memorandum Italia-Libia”: l’appello della società civile

Ormai al quinto anniversario del Memorandum Italia-Libia, decine di organizzazioni italiane, libiche, africane ed europee fra cui la Fondazione Migrantes presentano un documento di analisi e denuncia dei suoi effetti e lanciano un appello al governo e alle organizzazioni internazionali: l’unica strada per tutelare i migranti in Libia è la revoca immediata del Memorandum.

Libia, non è più possibile fingere di non vedere!

«Leggi, approfondisci, studia, non fermarti alla superficie delle cose, fai emergere la verità. Non chiudere gli occhi. Non permettere che qualcuno faccia finta di non vedere…». Il Forum per cambiare l’ordine delle cose, Medici senza frontiere (anche con il suo Gruppo di Roma), l’ARCI nazionale e Baobab Experience hanno indetto la manifestazione “Libia, una benda per non vedere?”. Al centro dell’iniziativa, un presidio in piazza Montecitorio mercoledì 14 luglio. Ma in tutta Italia si potrà aderire in modi diversi.

Libia, fino a quando? Dal Tavolo Asilo e Immigrazione una lettera al presidente Draghi *** Aggiornamento: on line il testo ***

Mentre il Parlamento si prepara a discutere e a votare la delibera sulle missioni militari all’estero, le associazioni e gli organismi del Tavolo Nazionale Asilo e Immigrazione presenteranno domani una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Draghi, perché l’Italia fermi il disastro di morte e di violazioni dei diritti umani che ogni giorno va in scena nel Mediterraneo centrale. Il Tavolo chiederà fra l’altro di interrompere il finanziamento alla Guardia costiera “libica”. L’iniziativa questa volta avrà il sostegno di vari parlamentari. *** Aggiornamento 7 luglio: il testo della lettera. ***

Vos Triton: nel Mediterraneo sempre più mare di nessuno, “privatizzati” anche i respingimenti

L’episodio dei 270 migranti raccolti (con ritardo) dal rimorchiatore Vos Triton in questi giorni al largo della Libia, prontamente trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera “libica” e quindi finiti nei famigerati centri di detenzione della zona di Tripoli non è “un episodio come tanti altri”: è un “respingimento privatizzato” in violazione dei diritti umani.

Libia, “soddisfazione” per un disastro umanitario?

Nei soli primi tre mesi di quest’anno la Guardia costiera “libica” ha intercettato e riportato a riva oltre 4.000 rifugiati e migranti, il 50% in più rispetto al 2020. In aumento quelli rinchiusi nei centri di detenzione «in condizioni di miseria estrema» secondo l’ONU. Ma nel Mediterraneo centrale sono cresciuti del 70% i morti e dispersi (già 237 nel 2021). Mentre sulla “rotta” il rischio di fare questa fine è più che raddoppiato se si guarda a tutte le traversate tentate.

Memorandum Italia-Libia quattro anni dopo: anche per l’ONU politiche come queste sono da “rivedere”. Un fallimento che ci è costato 785 milioni

«Invito gli Stati membri interessati a rivedere le politiche che appoggiano l’intercettamento in mare di rifugiati e migranti per riportarli in Libia»: a quattro anni esatti dalla firma del memorandum Italia-Libia del 2017, questa recente raccomandazione del Segretario generale dell’ONU cade in un silenzio assordante. L’ultimo report delle Nazioni Unite riferisce per l’ennesima volta di violenze e torture anche nei centri di detenzione “ufficiali”. Ma nel 2020 i rifugiati e i migranti intercettati dalla Guardia costiera “libica” sono cresciuti quasi del 30%. In aumento anche il numero di corpi recuperati nelle acque territoriali. Mentre l’Italia per “contenere” migranti e rifugiati in Libia in questi quattro anni ha speso 785 milioni di euro. ***Aggiornamento 12 febbraio 2021: le autorità italiane, la Guardia costiera “libica” e la società Augusta Offshore chiamati a giudizio da Amnesty e ASGI per i cinque eritrei respinti in Libia sulla nave Asso 29 nel 2018***

“E se fossimo noi…?” Dopo la settimana dei quattro naufragi l’appello di Nigrizia: “Digiuno e una foto sui social”

L'”appuntamento” è per domani 28 agosto. I promotori invitano tutti a un digiuno e a postare sui social una foto con il proprio volto e un cartello con la scritta «#esefossimonoiadaffogare?Adessobasta!». Nell’appello anche una presa di posizione sull’ordinanza Musumeci sospesa oggi dal TAR: «No all’uso dei migranti per scopi elettorali!».

Mediterraneo centrale, OIM e UNHCR: “Queste acque sono a rischio di una serie di disastri come prima di Mare Nostrum”

Dopo il più grave disastro in mare del 2020 sulle coste libiche (45 morti al largo di Zuara), l’UNHCR e l’OIM denunciano: «Le ONG non devono essere ostacolate. Basta con i ritardi, le omissioni di assistenza e gli accordi “ad hoc”. Servono meccanismi di sbarco più rapidi e strutturati».***Aggiornamento 21 agosto: in cinque giorni tre naufragi con decine di morti***

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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