Skip to content

Archivio Tag: Migrazioni

3° rapporto Migreurop: l’esternalizzazione dei controlli alle frontiere

Il nuovo rapporto annuale della rete Migreurop esplora due volti poco noti del subappalto dei controlli migratori alle porte dell’Unione europea: i centri di “accoglienza” e detenzione in Turchia, al confine con l’Iran, e il trattamento riservato ai passeggeri clandestini sulle navi.

Il Sistema Dublino fra numeri e riflessioni

Il Sistema Dublino ha dei limiti intrinsechi individuabili in una lettura critica dei suoi numeri. Fra il 2009 e il 2010 l'Italia ha ricevuto circa 12.000 richieste di rimpatrio dai Paesi membri; aumentando le voci di spesa di un sistema a carico dei contribuenti europei.

Tutti i numeri della “fortezza Italia”

4.201 i respingimenti alle frontiere, 16.086 i rimpatri forzati e 50.717 le persone rintracciate in posizione irregolare nel 2010. Nello stesso anno nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie)  sono transitati 7.039 immigrati, ma il nuovo “Dossier Immigrazione” della Caritas romana rivela che nemmeno la metà delle persone trattenute è stata effettivamente rimpatriata.

Le nuove frontiere dell’esclusione

  La città di Tunisi ha ospitato un meeting internazionale dal titolo esplicativo: «Ripensare le migrazioni: per una libera circolazione nello spazio mediterraneo». Un incontro che si è proposto di inaugurare un laboratorio teorico e politico sulla libertà di movimento e sul superamento delle frontiere. Un laboratorio più che mai utile in un momento di negazione della mobilità umana. 

Casa di accoglienza per migranti – Istanbul

  Sono 36.000 i migranti che nel 2010 sono riusciti a guadare il fiume Evros, al confine tra Turchia e Grecia. Nei mesi estivi circa 300 persone ogni giorno, nascondendosi tra le piantagioni di girasole e di mais, tentano l’impresa. E’ un passaggio obbligato per il 90% del totale degli arrivi in Europa. Si stima che siano circa 11 milioni i migranti presenti a Istanbul, provengono da Iran, Siria, Iraq, dai paesi dell’Africa sub sahariana e dall’Asia (la popolazione di Istanbul al 2011, secondo stime non ufficiali, si aggira intorno ai 20 milioni di abitanti); sono oltre 4 milioni gli sfollati interni (kurdi dell’Anatolia sud orientale) che vivono in baraccopoli improvvisate, mentre il numero degli immigrati nel solo quartiere di Kumkapı è di circa 6.000-7.000. Il quartiere di Kumkapı, un tempo abitato prevalentemente da greci ed armeni, oggi ospita africani ed asiatici di diverse nazionalità, tanto da essere conosciuto come il quartiere più multietnico di Istanbul. I migranti vivono in palazzi fatiscenti e vecchi il cui affitto, molto costoso, li costringe a sovraffollare le stanze con 8/10 persone; coloro che riescono a trovare lavoro sono occupati spesso in nero in piccole fabbriche di scarpe o vestiti per 10/12 ore al giorno, ricevendo un salario molto inferiore al minimo ufficiale. Gli immigrati privi di documenti, oltre a non potersi permettere l’utilizzo dell’unico e costoso ospedale privato del quartiere, sono esclusi dall’accesso agli ospedali pubblici. Al fine di garantire il diritto alla salute e alle cure anche a chi ne rimarrebbe escluso, nasce nel

Tunisia: storie di respingimenti, di reclusioni e di incendi

  Il mese di aprile 2011 è stato ricco di sorprese per quanto riguarda i rapporti italo-tunisini. Due provvedimenti apparentemente in contraddizione tra loro vengono messi in atto. Da una parte arriva per 14.500 tunisini la possibiltà di un permesso di soggiorno di 6 mesi per motivi umanitari  e dall’altra, con l’intero Maghreb in fiamme, Roma firma un accordo bilaterale con Tunisi. Da questo momento in poi la sorte di un popolo in movimento di fuga è segnata.

Sessant’anni di esilio

Il fenomeno dei richiedenti asilo e rifugiati – nel contesto degli eventi che hanno caratterizzato il periodo tra le due guerre mondiali, il dopoguerra e i decenni successivi fino ai nostri giorni – ha interessato anche l’Italia, sia pure in proporzioni relativamente ridotte rispetto ad altri Paesi dell’Europa occidentale.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni