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Archivio Tag: Sbarchi

La lunga attesa in mare della Sea Watch 3? “Perfettamente” in media…

Le navi con migranti soccorsi a bordo in questo periodo devono attendere mediamente sei giorni prima dell’assegnazione di un “porto sicuro”  da parte delle autorità italiane. Ma l’anno che muore conta alla fine poco più di 67 mila rifugiati e migranti sbarcati nel nostro Paese: quasi il doppio rispetto al 2020, e però il 40% scarso di quelli registrati nell’anno più “difficile” del decennio, il 2016. Morti e dispersi nel Mediterraneo: allo scorso 22 dicembre, nel 2021 se ne sono contati almeno 1.864. Dopo quattro anni di diminuzione il dato segna un triste + 29% rispetto al 2020. Ma nel Mediterraneo centrale l’aumento è stato del 50%, da 999 a 1.506 vittime. ***Aggiornamento 31 dicembre 2021: dopo sette giorni di attesa, le autorità italiane hanno indicato finalmente il porto di Pozzallo (Ragusa) come luogo di sbarco per la Sea Watch 3***    30 dicembre 2021: la nave Sea Watch 3 è ancora in mare, da sei giorni, in attesa dell’indicazione di un “porto sicuro” per sbarcare 440 migranti. «Abbiamo a bordo 14 bambini sotto l’anno di età – ha ricordato in queste ore l’ONG Sea Watch – e il più piccolo ha compiuto tre settimane in mare. Ieri la Guardia costiera ha portato latte e pannolini. Ma tutte le persone soccorse devono sbarcare, subito!…». Gli interminabili sei giorni della Sea Watch sono sul punto di superare la media della durata delle situazioni di “stallo” nel Mediterraneo centrale subite dalle navi con migranti soccorsi a bordo sotto l’attuale governo italiano, appunto

Il 2020 in mare e sulle frontiere. Rimane costante il rischio di perdere la vita nel Mediterraneo. Raddoppiano gli arrivi dai Balcani occidentali, ma subito al di là dei confini dell’UE è sofferenza e abbandono

Come nel 2019, ha continuato a perdere la vita o a rimanere disperso in mare un migrante ogni 100 che hanno tentato la traversata nel Mediterraneo. Sulla rotta dei Balcani occidentali sono raddoppiati gli attraversamenti “illegali” scoperti alle frontiere dell’Unione Europea; ma subito al di là di questi confini le cronache di questi giorni raccontano di sofferenze arrivate ormai a livelli intollerabili.

Sbarchi, relocation e protezione speciale, i numeri di un anno (con qualche “performance” imbarazzante)

I nuovi dati su scala annuale del ministero dell’Interno: sbarchi in aumento ma a livelli minimali rispetto al quinquennio precedente; in crescita, oltre che in cifra assoluta, anche l’incidenza dei minori non accompagnati; in aumento i ricollocamenti di richiedenti asilo (sia pure sempre nell’ordine delle centinaia di persone), ma si conferma l’imbarazzante “performance” della protezione speciale.

Ocean Viking, la “politica del ritardo” chiude la crisi numero 14

L'”ultima” crisi in mare che ha visto protagonista l’Italia, quella della Ocean Viking, ha causato livelli di sofferenza e apprensione con pochi precedenti, ma è stata la quattordicesima di quest’anno nel Mediterraneo. Nello stesso periodo dell’anno scorso le crisi erano state “solo” 11. Sono i frutti inutili e disumani della politica di «ritardo degli sbarchi». In questo 2020 sono sbarcati in Italia appena 7.500 migranti: un dato in linea con gli anni che hanno preceduto le Primavere arabe, lo sfacelo della Libia e le “emergenze” 2011-2016. Intanto, fra il 2019 e la prima metà del 2020 sono 1.700 le persone per le quali alcuni Stati europei hanno dato disponibilità al nostro Paese nel (faticoso) meccanismo di ricollocamento volontario di richiedenti asilo.

“Fortezza Europa”: meno arrivi di migranti, più vittime nei viaggi attraverso la “sicura” Europa

In calo nel 2019, rispetto al 2018, gli attraveramenti “illegali” di migranti sulle frontiere esterne dell’UE: meno 6% secondo i primi dati annuali di Frontex. Ma si sono registrati forti aumenti nel Mediterraneo orientale e nei Balcani e tra coloro che hanno lasciato l’Afghanistan. In calo i morti e dispersi nel Mediterraneo. Però nel Mediterraneo centrale è aumentata l’incidenza di vittime in rapporto agli arrivi. E anche in numero assoluto continuano ad aumentare i morti in viaggio all’interno dei confini europei. 

Mediterraneo 2019: “emergenza” in Grecia, soprusi alle frontiere

Il totale degli arrivi di migranti e rifugiati sulle tre “rotte” del Mediterraneo è nel complesso in calo: 80.800 gli arrivi fino a settembre contro i 102.700 dell’anno scorso. Ma in Grecia i forti flussi dei mesi estivi hanno messo a dura prova i centri già sovraffollati delle isole dell’Egeo. Mentre l’UNHCR segnala che nei pressi delle frontiere esterne dell’UE centinaia di rifugiati e migranti continuano a denunciare di essere stati picchiati e respinti oltre il confine, alcuni senza la possibilità di fare richiesta di asilo. Nel nuovo rapporto “Desperate Journeys” anche un “focus” minori.

“Basta con le ‘crisi del mare’ (e tutto il resto)!”: domani l’appello di Io accolgo a Governo Parlamento

Sono state 25 le “crisi del mare” 2018-2019: un bilancio fallimentare di sofferenze e tensioni, con uno spreco di tempo e risorse pubbliche e private in trattative estenuanti che hanno portato allo sbarco in Italia di 1.346 persone (con promesse di ricollocamento in altri Paesi per appena 593), contro 15.095 sbarchi totali. È (anche) contro questo paradosso che la campagna Io accolgo della società civile italiana (quella che ha fatto della coperta termica il suo simbolo) ha deciso di lanciare domani un appello rivolto a Governo e Parlamento.

Cronache di Mediterraneo: i diktat e il loro prezzo

Cronache di Mediterraneo nei giorni delle due ordinanze del ministero dell’Interno sulla Libia “porto sicuro” e per l’inedito bando “ad personas” della nave Alan Kurdi di Sea Eye: escalation di guerra civile in Libia, un barcone disperso con 50 persone a bordo, meno migranti a tentare traversate, meno morti in cifra assoluta. Ma anche un pauroso aumento dell’incidenza di vittime in mare rispetto ai tentativi di traversata. *** Aggiornamento 13 aprile: i migranti della Alan Kurdi sono potuti sbarcare a Malta.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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