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Archivio Tag: SPRAR

Italia, accoglienza 2015: i dati definitivi

L’Italia è entrata nel 2016 con 104 mila migranti, richiedenti asilo e rifugiati nel sistema di accoglienza: meno di due ogni mille abitanti.

Rifugiati e migranti: Italia 2015, i numeri della “non invasione”

Meno 10% gli arrivi rispetto al 2014. Si tratta soprattutto di rifugiati e migranti eritrei, nigeriani, somali, sudanesi e siriani. Il maggior numero di persone accolte è oggi ospite della Lombardia. Più di 66 mila le domande d’asilo esaminate nell’anno, ma con una percentuale di dinieghi che è arrivata al 58%. Relocation a rilento, per non dire nella paralisi. Però il “sistema-Dublino” (almeno stando ai dati parziali per l’anno appena concluso) funziona a pieno ritmo.

Accoglienza in Piemonte: Vademecum & promemoria

Il recente vademecum regionale sull’accoglienza in Piemonte di migranti e richiedenti asilo non affronta vari “nodi” critici che lasciano la regione tutt’altro che all’avanguardia. Il coordinamento “Non solo asilo” li affida ai… buoni propositi istituzionali per il 2016, ma avverte anche che non li lascerà cadere dopo le feste.

Accoglienza migranti e rifugiati: una spesa (anche) a favore del territorio

Alla voce “accoglienza migranti e rifugiati” il ministero dell’Interno stima per questo 2015 una spesa di circa 1.162 milioni di euro. Ma, come rileva il “Rapporto sull’accoglienza di rifugiati e migranti in Italia”, questa spesa viene in gran parte riversata sulle comunità locali sotto forma di stipendi a operatori, affitti e consumi.

“Rapporto accoglienza” del Viminale: il punto (con qualche considerazione a margine)

Dati aggiornati sull’argomento “sensibile” dei costi, le “Criticità” e  le “Proposte”… Il “Rapporto accoglienza” uscito ad ottobre è il primo del genere mai pubblicato dagli Interni in tema di migrazione e asilo. Ma il fatto che sia stato poco pubblicizzato sembra in linea con le attuali politiche ministeriali su migrazione e asilo: aperte a passi di riforma, e però sempre gestite dal “centro”, cercando di evitare polemiche ma anche in una sostanziale impermeabilità al dibattito con la società civile…

Rapporto sulla protezione internazionale 2015: dall’accoglienza in Italia ai rifugiati ambientali

Dati, fatti, analisi e “raccomandazioni” per chi deve decidere. Presentato in queste ore a Roma il “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015”. Al centro dell’attenzione le migrazioni forzate nel mondo, l’accoglienza e l’asilo nei Paesi poveri, in Europa, in Italia, i minori non accompagnati, la “disunione europea”. E i 22 milioni di “rifugiati ambientali.”

“Rapporto sulla protezione internazionale in Italia”: a Roma e a Milano le presentazioni dell’edizione 2015

Su scala globale «meno del 10% dei rifugiati arriva in Europa, e di questi meno del 3% arriva in Italia, ovvero meno del 3 per mille del totale…». Si terrà martedì 22 settembre alle 11, nella Sala Conferenze dell’ANCI di via dei Prefetti a Roma, la conferenza stampa di presentazione del 2° “Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia”. Due giorni dopo, del “Rapporto” si discuterà in una tavola rotonda all’Expo di Milano. Il Rapporto sulla protezione internazionale in Italia è frutto, per il secondo anno consecutivo, del lavoro di ANCI, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes (con Vie di fuga)  e SPRAR in collaborazione con l’UNHCR. Più che di una raccolta di cifre, si tratta di una ricerca approfondita che, per la sua completezza di visione e per la mole di dati certi e comparati, ha l’obiettivo di sgombrare il campo da approssimazioni e luoghi comuni sul fenomeno dei migranti forzati e dei rifugiati, permettendo una lettura più completa e obiettiva dello scenario internazionale, europeo ed italiano. Piccole & grandi verità «Emergono così piccole e grandi verità – si legge nel comunicato stampa per l’iniziativa di Roma – che possono contribuire a una lettura più puntuale del fenomeno e fornire elementi di analisi e proposte al vivace dibattito pubblico sul tema. Se è vero, ad esempio, che i rifugiati in gran parte provengono dai Paesi in via di sviluppo, è anche vero che altri Paesi in via di sviluppo accolgono l’86% del totale dei rifugiati. Meno del 10% arriva in Europa, e di questi

SPRAR nel Cosentino: un Coordinamento per l’accoglienza (e lo sviluppo)

Nella provincia di Cosenza gli enti locali e gli enti gestori dei progetti SPRAR hanno fondato un Coordinamento provinciale. Sottolineando, fra l’altro, l’importanza delle politiche di accoglienza e integrazione anche per la crescita culturale e la salvaguardia del tessuto sociale dei piccoli comuni calabresi.

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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