A Pettinengo (BI) l’Associazione Pacefuturo ONLUS promuove l’integrazione dei giovani richiedenti asilo e rifugiati accolti attraverso il teatro e laboratori artigianali. Entrate a far parte di una comunità attraverso l’acquisizione del “sapere delle mani” Parte integrante del percorso dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio d’accoglienza è la formazione professionale. A Pettinengo, nel biellese, l’associazione Pacefuturo ha aperto tre scuole-laboratorio da ottobre 2015 destinate sia ai titolari di protezione internazionale accolti nella comunità che ai cittadini del paese: si tratta di corsi di tessitura, terracotta e sartoria, arti “che i biellesi hanno nel sangue” sostiene Andrea Trivero, direttore dell’associazione. Proporre questo tipo di laboratori artigianali ha quindi il duplice significato di tramandare, recuperando un mestiere antico, e di includere questi giovani nell’intimità culturale della comunità, permettendo loro di acquisire il medesimo “sapere delle mani”. I richiedenti asilo e rifugiati che stanno frequentando sono uomini tra i 22 e i 35 anni di età e, condividendo il tempo della formazione insieme ad altri cittadini, iniziano a socializzare attraverso delle attività a impatto zero che permettono loro di esprimere creatività ed originalità. Per il laboratorio di tessitura hanno imparato a tessere sciarpe e ognuno degli studenti ne produce una ogni due o tre giorni. L’obiettivo è quello di proporsi sul mercato, attraverso il passaparola e la creazione di un e-commerce, per vendere i prodotti creati al termine del percorso formativo della durata di un anno. I laboratori sono realizzati dall’Ass. Pacefuturo e dall’amministrazione comunale di Pettinengo in collaborazione con il Comune di Ronco Biellese, l’Ecomuseo della terra cotta, l’Ass. Piccola Fata e