Yemen: “Dopo lo scoppio della guerra, non sapevi più chi avrebbe potuto ammazzarti”
Yemen, aprile 2020: trapela la notizia che a Sana’a, la capitale controllata dal movimento degli Huthi, un tribunale ha condannato a morte quattro giornalisti. Hanno ancora la chance dell’appello, ma l’accusa è pesante: «collaborazione col nemico», anche se secondo Amnesty International questi professionisti hanno fatto semplicemente e pacificamente il loro lavoro. Tuttavia nel più travagliato e massacrato Paese della Penisola arabica le violazioni della libertà di stampa (fra cui molte altre) vengono da lontano e hanno attraversato i regimi, gli scontri e i conflitti civili. Vie di fuga ha raccolto la testimonianza di Ali al-Muqri, giornalista, saggista narratore e poeta yemenita che oggi vive come rifugiato in Francia.