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“Le voci silenziate dell’accoglienza”: a Parma i risultati della ricerca Migrantes-Europasilo

 

Chi è arrivato in Italia cercando sicurezza e protezione le ha trovate? Come appare l’accoglienza agli occhi di chi la riceve? Che cosa ne pensano i diretti interessati? Presentati nella città emiliana i risultati della ricerca-azione “Sinapsi”, che ha coinvolto 350 migranti e quasi 300 operatori dell’accoglienza.

 

Chi è arrivato in Italia cercando sicurezza e protezione le ha trovate? È stato accolto? Come appare l’accoglienza agli occhi di chi la riceve? Che cosa ne pensano i diretti interessati? Come ne interpretano le pratiche e i servizi? Rispondono alle loro urgenze, bisogni, desideri?

Lungo sei anni, dal 2018 al 2023, ha affrontato questi interrogativi il progetto di ricerca-azione “Sinapsi”, nato da una sinergia tra la Fondazione Migrantes e la rete Europasilo e i cui risultati sono stati raccolti in un nuovo Quaderno Migrantes, il 25°, dal titolo Le voci silenziate dell’accoglienza (Tau Editrice, pp. 136, euro 15).

Il lavoro viene presentato in queste ore a Parma dall’autore del Quaderno, Michele Rossi, ricercatore e direttore del Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale di Parma e provincia (CIAC), in dialogo con mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Migrantes, e con Mariacristina Molfetta, coordinatrice di Vie di fuga e antropologa presso la stessa Fondazione CEI.

Nel sistema incompiuto

«Le voci silenziate dell’accoglienza – chiarisce il rapporto di ricerca – sono innanzitutto quelle di chi, in un mondo scosso da guerre sempre più sanguinose e disuguaglianze sempre più estreme, cerca protezione, pace e libertà in Europa sfidandone le frontiere
fortificate, i respingimenti».

Ma passa troppo spesso sotto silenzio anche la voce degli operatori e delle operatrici dell’accoglienza italiana: «Lavoratori che quotidianamente affrontano con i rifugiati le contraddizioni, le criticità, le disconnessioni di un sistema incompiuto e frammentato, in cui la parola protezione fatica a concretizzarsi nella realtà».

Il progetto “Sinapsi” ha coinvolto 350 migranti inseriti (o esclusi) dai sistemi di accoglienza, perlopiù rifugiati, persone in protezione e richiedenti asilo, e 298 operatori. E i risultati di questa vasta esperienza di dialogo e confronto sono stati raccolti sotto sei argomenti: il “prima” dell’accoglienza, l’ingresso in accoglienza, la relazione d’aiuto, la fiducia («cercarla, darla, riceverla»), il “sistema” d’accoglienza e infine l’autonomia e l’identità in trasformazione.

Suoni e voci plurali

Il nuovo Quaderno offre in appendice anche i risultati della ricerca quantitativa Isolata, rassegnata, con le sole proprie forze. L’accoglienza in Italia vista dagli operatori dei progetti territoriali. Radiografia di un sistema “interrotto”. Realizzata sempre nell’ambito del progetto “SInapsi” con il Tavolo nazionale asilo, essa ha coinvolto 112 operatori fra il 2020 e il 2022 in tre diversi step

«Nel corso della ricerca “Sinapsi” sono emersi molti temi di riflessione – tira le fila Michele Rossi -: dalle condizioni in cui  i migranti si trovano a vivere alle diverse forme di discriminazione percepita; dal racconto di quotidiane odissee all’orgoglio per i traguardi raggiunti; e dalle riflessioni su come ha funzionato l’intero sistema d’asilo alla comparazione tra accoglienze destrutturate e progetti di accoglienza diffusa. Questo testo rappresenta quindi una prima tappa, comunque parziale, di un più ampio percorso che auspichiamo sempre più pieno di suoni e voci plurali, dopo essere stati espressi un giorno in prima persona».

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