Sono 95.184 i rifugiati, richiedenti asilo e migranti in accoglienza nel nostro Paese, un quarto in più rispetto all’anno scorso ma per due terzi ancora ospitati nel “contenitore” dei CAS e della prima accoglienza. Poco più di 14.300, invece, gli ospiti con cittadinanza ucraina: ben 12.900 persone fra CAS e prima accoglienza (il 90%, molto sopra la media generale) e appena 1.400 nella rete SAI.
Negli esiti delle richieste d’asilo esaminate dalle Commissioni territoriali, nell’ultimo anno la percentuale della protezione speciale introdotta dal DL 130/2020 raddoppia: dall’8% circa di tutti gli esiti nel periodo 1° agosto 2020-31 luglio 2021 al 17% dello stesso periodo 2021-2022. Cresce pure la percentuale dei riconoscimenti dello status di rifugiato, dal 12% del periodo agosto 2020-luglio 2021 al 16,5% dell’anno successivo. Ma cresce anche la percentuale dei dinieghi, dal 38% al 41% di tutti gli esiti.
Questi dati (v. nella tabella soprastante) sono stati diffusi ieri dal Viminale.
Fra 1° agosto 2021 e 31 luglio 2022 sono stati esaminati in Italia quasi 58 mila richiedenti, + 31% rispetto al medesimo periodo 2020-2021.
Sono poco più di 72.400, invece, i richiedenti asilo registrati fra agosto ’21 e luglio ’22, contro i 41.100 dell’anno precedente (+ 76%).
La “performance” registrata nell’ultimo anno dalla protezione speciale è notevole. Ma occorre ricordare che il 17% comunicato dal ministero dell’Interno non ha ancora “recuperato” la percentuale raggiunta dalla vecchia protezione umanitaria nel 2018, pari al 21% di tutti gli esiti annui (dato Report asilo Migrantes).
Nel periodo agosto 2020-luglio 2021 è stata riconosciuta una forma di protezione internazionale a 5.960 richiedenti asilo afghani, con una percentuale di riconoscimento del 96%.
Al 10 agosto di questo 2022, i rifugiati, richiedenti asilo e migranti in accoglienza nel nostro Paese erano in tutto 95.184, un quarto in più rispetto alla stessa data dell’anno scorso: 682 negli hotspot, 30.932 nei progetti SAI (l’ex SIPROIMI-SPRAR) e 63.570 fra CAS e centri di prima accoglienza, ancora una volta il “contenitore” di gran lunga prevalente, perché questa voce raccoglie da sola ben due terzi degli accolti totali.
Sono poco più di 14.300, al 31 luglio, gli ospiti del sistema di accoglienza con cittadinanza ucraina, ben 12.900 persone fra CAS e prima accoglienza (il 90%, molto sopra la media di tutte le nazionalità) e appena 1.400 nella rete SAI. Sempre al 31 luglio, gli accolti con cittadinanza afghana erano invece solamente 3.650, ma ripartiti secondo una propozione nettamente più favorevole al SAI: 1.750 gli ospiti dei progetti della rete degli enti locali, contro i 1.900 inseriti nei centri di accoglienza.
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