8 richiedenti asilo (qualcuno è intanto diventato rifugiato), 2 italiani e una manciata di canzoni della tradizione piemontese: questi gli ingredienti del CoroMoro; un coro originale, atipico e simpatico che sta diventando famoso.
Ceres, Valli di Lanzo, Piemonte. Nella primavera del 2014 iniziano ad arrivare nel paesino montano di Ceres dei ragazzi africani, richiedenti asilo, ospitati in CAS. Laura Castelli e Luca Baraldo, una coppia residente in zona, si avvicinano immediatamente alla struttura che li accoglie per curiosità, per spirito d’iniziativa e per dovere di accoglienza. Vi è un altro motivo, più personale, che spinge la coppia: si sentono essi stessi stranieri a Ceres, non essendo nati e cresciuti nel paesino montano, e hanno voglia di socializzare con chi arriva e con chi già vi abita.
Lo stesso motivo aveva infatti spinto la coppia a dare vita nella stessa primavera 2014 a una iniziativa di libero scambio, senza l’uso di denaro: Strass & Barat (Stracci e Baratto in piemontese). Il mercatino si teneva (e si tiene) in una stanzetta della Società Operaia di Pessinetto Fuori, altro centro montano, non distante da Ceres, dove erano arrivati altri richiedenti asilo, accolti in un hotel. Sempre a Pessinetto Fuori Laura e Luca avevano cominciato a unirisi a un gruppo di valligiani, quasi tutti anziani, che si ritrovavano una volta alla settimana per cantare vecchie canzoni. I vecchietti, non paghi dell’incontro settimanale, andavano a trovare Laura e Luca anche a Strass & Barat il sabato pomeriggio. E cantavano. E ad ascoltare c’erano i ragazzi africani ospiti dell’hotel e qualche altro ragazzo che da Ceres scendeva con Laura e Luca a dare una mano.
I ragazzi non ascoltavano soltanto, canticchiavano. Istintivamente, senza nemmeno conoscere l’italiano e ben che meno il dialetto piemontese. Da lì, da quei sabati pomeriggio, è nata l’idea e la voglia di creare un coro. Iniziano le prove, centinaia di ore di prove, tutte tenute nella hall dell’albergo di Pessinetto, dove a poco a poco si viene a delineare il gruppo del Coromoro. I ragazzi si sono autoselezionati in un lungo processo che è tuttora aperto, chiunque può aggregarsi o lasciare il coro. Otto ragazzi, tutti africani, provenienti da Gambia, Senegal, Costa d’Avorio e Ghana guidati dai maestri del coro Laura e Luca.
Il CoroMoro ambisce a creare un proprio repertorio, così da poter esprimersi e raccontarsi in prima persona, ma anche per risolvere il problema dei diritti d’autore. Il coro canta infatti gratuitamente chiedendo solo un rimborso spese (mettendo però in vendita dei gadget, rigorosamente autoprodotti, e dei CD). Al momento sono due i pezzi del gruppo: il primo è stato scritto da Laura e Luca in piemontese su una base musicale originaria delle Isole Comoros mentre il secondo, “Africa”, è stato scritto dai ragazzi con brani in italiano, francese e inglese.
Per saperne di più:
Il marchio CoroMoro è stato creato da Francesco Mansueto, designer amico di Laura e Luca.
Il CoroMoro debutta ufficialmente a Torino, ospiti di Casa Arcobaleno, a metà dicembre 2014
Visita la pagina facebook del CoroMoro
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