Venerdì 13 gennaio si è tenuta a Torino la seconda assemblea di SenzaAsilo, la rete informale di operatori, enti e cittadini impegnati a vario titolo nei progetti di accompagnamento dei rifugiati e alle prese, ogni giorno, con l’aumento dei respingimenti delle richieste di asilo da parte delle Commissioni territoriali e dei doppi dinieghi.
Venerdì 13 gennaio, ancora una volta presso il Sermig di Torino, si è tenuto il secondo incontro di SenzaAsilo, la rete informale di operatori, enti e cittadini impegnati a vario titolo nei progetti di accompagnamento dei rifugiati e alle prese con l’aumento dei respingimenti delle richieste di asilo da parte delle Commissioni territoriali.
Hanno partecipato un centinaio di persone in rappresentanza dei diversi enti territoriali coinvolti nell’iniziativa. Il dibattito è stato avviato dall’intervento da Lorenzo Trucco, presidente nazionale dell’ASGI, che ha tracciato un quadro generale di lettura del fenomeno e aggiornato sulle azioni della sua associazione rispetto alla circolare del capo della Polizia del 30 dicembre 2016. Poi l’assemblea è stata aggiornata sugli sviluppi che SenzaAsilo ha suscitato soprattutto a livello mediatico.
Ma soprattutto, nell’incontro sono stati presentati una bozza di documento fondativo e un’ipotesi di appello da presentare alle istituzioni. A seguito della presentazione l’assemblea si è divisa in gruppi, per individuare proposte e azioni da mettere in campo nei prossimi mesi. Sono già emersi alcuni punti fermi: su piano legislativo-normativo la rete intende partecipare come soggetto attivo ai processi in corso a livello nazionale che promuovono la revisione delle leggi sull’immigrazione; con le Questure e le Commissioni territoriali intende promuovere un confronto per soluzioni che rispettino fino in fondo i diritti costituzionali e gli obblighi internazionali assunti dall’Italia: qui un’attenzione particolare sarà rivolta al supporto dei percorsi virtuosi di integrazione; nei confronti della cittadinanza, infine, promuoverà una cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della legalità con iniziative di informazione e sensibilizzazione.
Oltre all’ormai nota problematica dei doppi dinieghi, SenzaAsilo vuole fare emergere come negli ultimi mesi sia diventato estremamente difficile presentare la domanda di asilo presso le Questure; ciò costringe le persone a vivere per strada, senza la possibilità di accedere neppure ai dormitori perché prive di documenti che attestino la loro condizione.
Un’ulteriore “criticità” è l’inadeguatezza del sistema hotspot, dove si attua uno screening iniziale per distinguere richiedenti asilo da altre persone considerate irregolarmente presenti sul territorio: una prassi, quest’ultima, che impedisce l’effettivo accesso al diritto d’asilo in violazione dell’art. 10 della Costituzione, della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato, del Protocollo di New York del 31 gennaio 1967 e del Sistema europeo comune di asilo.
SenzaAsilo intende mettere in evidenza, comunque, che l’ingente (quanto costante) numero di domande di asilo presentate in Italia (secondo i dati del ministero dell’Interno nei primi 10 mesi del 2016 sono state 97.508) è determinato principalmente da persecuzioni individuali di cui sono vittime molte delle persone che giungono fino al nostro Paese; da guerre, calamità naturali, povertà multidimensionale, limitazioni o totale assenza di tutela dei diritti umani e civili, sfruttamento lavorativo e sessuale, nuove schiavitù ecc; dal moltiplicarsi dei “muri” di confine e dall’inasprimento dei controlli alle frontiere, che costringono i migranti a rotte sempre più difficili e pericolose, in particolar modo quella mediterrenea; infine, dall’obsoleta e restrittiva normativa relativa agli ingressi e alla permanenza sul territorio dei cittadini extracomunitari: entrare legalmente in Italia per questi ultimi è infatti impresa pressoché impossibile, una stortura che rende il “canale asilo” l’unico percorribile.
La prossima assemblea di EuropaAsilo si terrà il 27 gennaio sempre alle ore 15.00 e sempre alla sede torinese del Sermig. All’ordine del giorno, la sottoscrizione documento fondativo e dell’appello e il varo delle proposte emerse dall’assemblea di venerdì scorso.
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2 Comments
salve, vi seguo su facebook con interesse, visto che anche io mi occupo di migranti. accolgo e accompagno nel percorso di integrazione tre ragazzi nigeriani: due gemelli appena maggiorenni e un ragazzo di trentadue anni. hanno ricevuto il primo diniego e i loro avvocati hanno presentato ricorso. I gemelli hanno una data fissata per il 12 febbraio prossimo, ma l’altro ancora non ha data e non riesce per questo a ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. E’ passato quasi un anno dal diniego e dal ricorso! Vi chiedo: come posso aderire alla vostra iniziativa? venire al Sermig a Torino è per me difficile, fra lavoro, famiglia e questi ragazzi ( per me ormai come dei figli). fatemi sapere. grazie
Buonasera.
Nel suo caso il canale migliore per un primo contatto con la segreteria della rete è, diremmo, la mail senzaasilo@gmail.com. Se desiderasse sapere qualcosa di più su di essa, il sito Internet è http://www.senzaasilo.org, ma come forse avrà visto ha già anche un profilo Facebook. Intanto, un grazie per l’interesse con cui ci segue e un saluto cordiale a lei e ai “suoi” ragazzi!