22.700 “richieste di assunzione di competenza” verso l’Italia contro appena 3.808 dall’Italia verso i Paesi membri. I dati per il 2013 sull’attuazione del regolamento Dublino II nel 2013 hanno ormai quasi soltanto un valore “storico”. Ma sottolineano, ancora una volta, tutta la sproporzione dei “flussi” di burocrazia e di trasferimenti coatti imposti da questa normativa.
«Nel 2013 si registra un incremento notevole delle richieste sia da parte dei Paesi membri all’Italia che viceversa. Nello stesso anno si registra, altresì, un decremento dei trasferimenti, sia dei trasferimenti dai Paesi membri verso l’Italia che dall’Italia ai Paesi membri».
Vero. Ma la scarna nota che accompagna i dati 2013 (gli ultimi pubblicati) sulle “richieste di assunzione di competenza” e sui trasferimenti di richiedenti asilo verso l’Italia e dall’Italia a norma del regolamento “di Dublino” tralascia di segnalare tutta la sproporzione dei “flussi” di burocrazia e di trasferimenti coatti imposti da questa normativa.
22.700 richieste all’Italia
Nel 2013 l’“Unità Dublino” italiana presso il Viminale ha inoltrato ai Paesi membri 3.808 richieste di “assunzione di competenza” (il numero più alto mai raggiunto: queste richieste erano state 2.186 nel 2012 e ancora meno negli anni precedenti).
Ma da questi ultimi ne ha ricevute ben 22.700, sei volte tanto (anche in questo caso è il dato più elevato mai raggiunto: queste richieste erano state 17.631 l’anno prima e 13.715 nel 2011).
Quanto ai trasferimenti effettivi di richiedenti asilo realizzati nel 2013, l’Italia ne ha effettuati verso i Paesi membri appena cinque (erano stati 25 nel ’12), contro i 2.966 effettuati dai Paesi membri verso l’Italia (3.551 nel ’12).
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Nelle sue richieste di assunzione di competenza, nel ’13 l’Italia si è rivolta soprattutto alla Grecia, seguita dall’Austria, dalla Norvegia (inaspettatamente) e quindi dal Belgio, dall’Ungheria e dal Regno Unito. Ma nell’anno, delle sue 3.808 richieste ben 3.448 sono state respinte.
Invece, all’Unità di Dublino le richieste sono arrivate soprattutto dalla vicina Svizzera (ben 7.388), dalla Svezia (4.244) e dalla Germania (4.144), seguite a distanza da Norvegia, Francia, Danimarca e Austria. Delle 22.700 richieste totali, il nostro Paese nell’anno ne ha accolte circa 15.000.
Dublino minore
Sempre nel 2013, i minorenni per cui l’Italia ha richiesto il trasferimento nei Paesi membri per il regolamento di Dublino sono stati in tutto 14, quasi tutti “non accompagnati”. Ma solo un ragazzo è stato effettivamente trasferito.
Invece i Paesi membri si sono rivolti all’Italia per il trasferimento di ben 1.883 minori, di cui 1.455 accompagnati e 428 non accompagnati: in gran parte si tratta di ragazzi e ragazze under 14. I minori effettivamente trasferiti nel nostro Paese sono stati 249.
Tutti i dati fanno ancora riferimento al regolamento “Dublino II”, perché il “Dublino III” è entrato in vigore solo all’inizio del 2014.
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