Non esiste soltanto l'”emergenza Mediterraneo”: fra i Paesi dell’Ue che stanno ricevendo più richieste d’asilo dell’Italia ci sono anche la Polonia e l’Ungheria.
Con i tempi della statistica Eurostat ha pubblicato il nuovo aggiornamento trimestrale sull’asilo nell’Unione europea con dati fino al giugno di quest’anno. Questi si fermano dunque all’inizio di una stagione da dimenticare, con i disastri di Catania e poi di Lampedusa (155 sopravvissuti e 328 salme recuperate) fino a quello di oggi nel Canale di Sicilia, ma offrono comunque informazioni utili e cifre diasaggregate inedite.
Polonia e Ungheria: non esiste soltanto l'”emergenza” Mediterraneo
Nel solo secondo trimestre 2013 hanno chiesto asilo in Italia 5.995 persone: l’incremento è del 66% rispetto al secondo trimestre del 2012. Ma nell’Unione europea, per richiedenti asilo occupiamo la settima posizione: prima di noi ci sono la Germania con 26.400 richiedenti (il doppio rispetto al secondo trimestre 2012), la Francia (16.245), la Svezia (9.110), l’Inghilterra (7.400)… Fin qui niente di nuovo. Però questa volta ci hanno superati anche la Polonia, con 7.415 richiedenti asilo nel secondo trimestre (più del triplo rispetto al secondo trimestre 2012) e l’Ungheria con 9.420 (25 volte rispetto al secondo trimestre 2012).
Anche in Bulgaria le richieste di protezione sono più che quadruplicate rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso.
«Svezia, Ungheria e Malta – invece – sono i Paesi con il numero più elevato di richiedenti asilo per milione di abitante». Qui il dato italiano è pari a 100, meno della metà della media Ue, pari a 205 richiedenti per milione di abitanti.
Le provenienze
Nel secondo trimestre 2013 in Polonia hanno chiesto protezione soprattutto cittadini della Federazione Russa e in Ungheria kossovari e pakistani. Secondo Eurostat, «russi e kossovari formano quasi metà dell’aumento generale di richiedenti» registrato in tutta l’Unione. Nel complesso infatti, sempre nel secondo trimestre dell’anno hanno chiesto asilo nei confini dell’Ue oltre 100.000 persone, quasi il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2012.
Russia e Kossovo hanno rappresentato rispettivamente, sempre nel trimestre, il primo e terzo Paese di provenienza. Il secondo (come nel primo trimestre 2013) è stato la Siria.
Le decisioni in prima istanza
Ancora nel trimestre, infine, l’Ue a 28 Paesi (con la new entry Croazia) ha emesso 26.440 decisioni positive (status di rifugiato, protezione sussidiaria o protezione umanitaria) su un totale di 77.670 decisioni in prima istanza, respingendo così 51.250 richieste, cioé il 66% di quelle esaminate, due su tre, anche se questa percentuale è inferiore rispetto al 73% registrato in tutto il 2012.
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