A Roma esiste una yogurteria biologica, Barikamà è il suo nome, una parola bambara che significa resistente. Un progetto di micro-reditto cominciato nel marzo 2011 e a gestirlo sono cinque ragazzi africani, arrivati in Italia da strade diverse e titolari di diverse forme di protezione internazionale.
Yogurt biologici consegnati a domicilio, nella città di Roma, da ragazzi in bicicletta. Tutto km zero e a bassissimo impatto ambientale. Questa è la realtà della Cooperativa sociale Barikamà che ha il volto di Suleman, Aboubakar, Cheikh, Sidiki e Modibo, ragazzi provenienti da diversi paesi africani incontratisi (almeno quattro dei cinque) durante le rivolte di Rosarno del 2010.
Incominciare non è stato facile, ha raccontato Suleman in un’intervista realizzata da Il Fatto Quotidiano, un prestito di 30 euro e la capacità di lavorare il latte secondo un’antica tradizione maliana. Inizialmente la produzione era basata su pochissimi litri di latte ma con il tempo le cose sono cambiate. Ora la produzione avviene in un caseificio romano e la Cooperativa può aiutare altre persone e partecipare a bandi pubblici e ottenere riconoscimenti come l’AiCARE Award 2015 (premio dell’Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica che ha fra i suoi obiettivi la divulgazione di buone pratiche relative al settore agricolo).
Gli obiettivi del progetto e della Cooperativa sono concreti e aspirano a una società migliore. Per esempio nel sito leggiamo che vogliono essere un’attività per riacquistare fiducia, iniziativa e soddisfazione oppure essere un’opportunità per imparare l’italiano attraverso il contatto diretto con le persone. Infatti i ragazzi di Barikamà oltre alla consegna a domicilio si sono inseriti nella realtà del GAS romani e vendono i loro prodotti ai mercati rionali e biologici della città (dove è più che mai necassario capire la lingua).
Oltre allo yogurt la Cooperativa Barikamà produce e vende ortaggi biologici, grazie alla collaborazione del Casale di Martignano; il responsabile del settore è Cheikh, senegalese, in Italia dal 2007.
Invitiamo tutti i lettori di Vie di Fuga a curiosare nel bellissimo sito di Barikamà e in caso qualcuno passasse per Roma o vi abitasse a provare lo yogurt.
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