Riace 1998. Un barcone di 300 curdi approda sulla spiaggia calabrese chiamata Riace. Questo avvenimento dà inizio a una storia che, da allora, non smette di far parlare di sè.
Riace da città fantasma diventa città di accoglienza e diventa un vero e proprio modello di rinascita. La storia di questa cittadina calabrese è stata raccontata dai quotidiani, dalle riviste e dalle televisioni e persino un regista di fama mondiale, Wim Wenders, si ferma a Riace per realizzare un cortometraggio, “Il volo”, che circola nel circuito dei festival cinematografici internazionali.
Ma il modello Riace continua a suscitare interesse. Vi segnaliamo un documentario realizzato dalla televisione spagnola RTVE sui Comuni Re.Co.Sol: “Riace abre la puerta” e un servizio fotografico di Francesco Pistilli, pubblicato dalla bbc.com. Entrambi i lavori testimoniano l’interesse suscitato dal modello di accoglienza del Comune di Riace (ormai allargatosi ai comuni limitrofi di Gioiosa Ionica e Cinquefrondi) che non è di mera assistenza ma di integrazione e rinascita reciproca, per coloro che fuggono dal paese di origine e per coloro che sono rimasti tenacemente ad abitare una terra che stava scomparendo.
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L’esempio di Riace. Accogliere fa bene
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