Monsieur Lazhar – di Philippe Falardeau – Drammatico – Canada 2011 – 94′
La storia di monsieur Bashir Lazhar è divisa fra l’Algeria, abbandonata a causa di tragiche vicende, e il Canada, terra di un possibile futuro. Lazhar è un profugo fuggito dal suo Paese di origine che tenta di integrarsi e di inventarsi una nuova vita a Montreal per superare il lutto della perdita della moglie e dei suoi figli.
Incappa in un altro dramma, quello di una classe di undicenni che nel corso dell’anno scolastico vive lo shock del suicidio della loro insegnante. Si autocandida per diventare il loro professore, costruendosi un falso passato nel mondo delle scuole algerine e la sua improvvisata professione, di per sé non facile, risulta ancora più complicata perchè costretto ad affrontare la tematica della morte con i bambini.
Attraverso i suoi tentavi, spesso maldestri, di impostazione delle lezioni: dettati e letture di Honoré de Balzac, forse fin troppo seri per dei bambini così piccoli, non si può che amare la figura di Lazhar, un uomo solo a causa delle congiunture della vita, profondo, dotato di un notevole bagaglio culturale che gli permette di portare avanti credibilmente il suo ruolo. Adorato dai bambini, riesce in maniera straordinaria ad empatizzare con loro cercando di scavare nei dolorosi e ancora vivi ricordi per favorire la rimozione del tragico evento.
Parallelamente allo scorrere delle lezioni Lazhar deve affrontare la procedura di richiesta di asilo politico e la commissione canadese per il riconoscimento dello status di rifugiato. I membri della commissione per valutare la sua storia lo costringono in modo impietoso a rivivere la morte della sua famiglia perché la legge non riesce e non può fermarsi di fronte a nessuna vulnerabilità.
A ispirare il regista canadese è il dramma teatrale “Bashir Lazhar” di Évelyne de la Chenelière. La sua trasposizione cinematografica è stata un trionfo al Festival di Locarno 2011 dove ha conquistato il Premio del Pubblico ed il premio Variety Piazza Grande Award.
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