A inizio luglio è stato presentato ufficialmente il Rapporto Presidio 2015, un importante rapporto sullo sfruttamento lavorativo in agricoltura (da qui il titolo Nella terra di nessuno. Lo sfruttamento lavorativo in agricoltura), a cura della Caritas Italiana e realizzato grazie alla collaborazione di 10 Caritas diocesane.
Quanto è presente nel nostro Paese il lavoro forzato? Si tratta di un fenomeno pressoché invisibile e molto diffuso, più al sud ma non ci mancano esempi al nord. E’ stato definito come “la forma di schiavitù più estesa e meno contrastata” dei nostri tempi e riguarda diversi settori, dall’agricoltura, all’edilizia, dalla ristorazione alla cura della persona.
Presidio prima di essere un rapporto è essenzialmente un progetto di intervento che ha lo scopo di stare vicino alle persone sfruttate, che ad oggi sono, nel maggior numero dei casi, i lavoratori stranieri che si trovano a vivere in condizioni vicine al disumano, senza diritti e relagati a un’invisibilità che li espone ancora di più allo sfruttamento.
Il progetto Presidio vuole avviare un’azione sistematica (per ora ancora assente in Italia dove tante piccole realtà hanno operato singolarmente e disgiuntamente in aiuto dei lavoratori sfruttati) attraverso la collaborazione di 10 caritas diocesane che hanno attivato sul propio territorio un Presidio. Gli operatori di Presidio offrono un’assistenza ai bisogni più immediati e servizi più strutturati legati all’accoglienza, all’assistenza sanitaria, alla consulenza lavoristica e legale.
Dall’esperienza accumulata e grazie a un rigoroso metodo di ricerca sociale è nato il rapporto Presidio 2015 che è interamente scaribile al seguente link: Rapporto Presidio 2015. Oltre a leggere si può anche guardare perché, a sostegno del lavoro di Presidio, è stato realizzato un video Presidio nella terra di nessuno. Gli autori sono Max Hirzel e Marida Augusto (per il video clicca qui)
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