Un aumento di richiedenti asilo, una diminuzione di quelli esaminati: è quanto emerge dai primi dati a tutto il 2017 sulle richieste e concessioni di protezione in Italia. Nell’anno, fra i richiedenti si è confermata la netta maggioranza di persone partite, o meglio fuggite, dalla Nigeria (che per il Global Peace Index continua a collocarsi fra i Paesi a “basso stato di pace”) e, in generale, da vari Paesi dell’Africa subsahariana. Ma hanno risalito varie posizioni il Bangladesh e il Pakistan.
Un aumento di domande di protezione, una diminuzione di quelle esaminate: è quanto emerge dai primi dati (ancora provvisori) su tutto il 2017 per l’Italia.
Nell’anno, secondo dati del ministero dell’Interno, hanno chiesto asilo oltre 130 mila persone, contro le 123.600 del 2016.
Nel ’17, pur nelle ridotte oscillazioni fra i 10 principali Paesi di provenienza registrati di mese in mese, si è confermata la netta predominanza di persone partite, o meglio fuggite, dalla Nigeria (149° Paese su 163 nella “classifica” del Global Peace Index, nell’area del “basso stato di pace”) e, in generale, da vari Paesi dell’Africa subsahariana: oltre al gigante-Nigeria, Senegal, Gambia, Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Eritrea, Ghana.
Unici Paesi asiatici presenti (e risaliti di varie posizioni con l’avanzare dell’anno), il Bangladesh e il Pakistan, più alcune centinaia di richiedenti siriani registrati a marzo e a novembre.
Risultano meno di 78 mila, invece, i richiedenti esaminati nel ’17 (vedi tabella), contro i 90.100 esaminati l’anno prima.
Elevatissima la percentuale dei dinieghi, oltre il 59%, come nel ’16, e in linea con l’aumento registrato negli ultimi anni.
Fra i benefici concessi continua a prevalere nettamente la protezione umanitaria, con circa 19 mila provvedimenti. Ma per la prima volta almeno dal 2011, lo status di rifugiato (con circa 6.600 provvedimenti) ha superato la protezione sussidiaria (5.700).
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