A Genova la Onlus Il Nodo sulle Ali del Mondo ha realizzato dei video per aiutare i giovani italiani a comprendere meglio chi sono i rifugiati, i titolari di protezione internazionale e i richiedenti asilo. Vie di Fuga ha intervistato Michele Acampora uno dei protagonisti dell’iniziativa.
All’interno di quale progetto o di quale realtà nascono i video di TG Sulle Ali del Mondo?
Ogni anno come realtà legata ai Salesiani di Sampierdarena – un quartiere multiculturale di Genova – organizziamo una vera e propria Scuola di Mondialità per giovani dai 17 ai 30 anni. Quest’anno una trentina di studenti da tutta la Liguria – da Settembre a Marzo – hanno lavorato sulle migrazioni di oggi. A seguito della bella esperienza, alcuni dei partecipanti, coinvolti dagli organizzatori, hanno deciso di non conlcudere l’esperienza ma di continuare a parlare di temi importanti come l’asilo e la protezione; temi da affrontare e da far conoscere in modo chiaro e corretto, contribuendo ad abbattere processi di xenofobia e intolleranza.
Quanti video avete prodotto? Quanti ce ne sono in cantiere?
Ad oggi, abbiamo prodotto e concluso la registrazione del primo ciclo di video, ci si fermerà per l’estate per poi riprendere. I video escono regolarmente 2 volte al mese (il giorno 15 e il 30 di ogni mese). Cinque quelli già pubblicati sul Canale Youtube.
Seppur siano video molto brevi e semplici tra ideazione, riprese e montaggio l’impegno é di circa 5 ore a video. La parte più divertente sono sicuramente le riprese mentre quella più impegnativa (che a fatica si incastra tra studio e lavoro) è il montaggio. Ma una volta concluso un video la soddisfazione è sempre molta.
Oltre che tramite internet li state facendo circolare seguendo altre modalità?
I video ad oggi con la sola condivisione sui social come Fb, Youtube e Whats app e tra i contatti della nostra rete via mail hanno ricevuto piu di 1500 visualizzazioni ma di strada ancora ne abbiamo
Puoi raccontare la storia della associazione Il Nodo sulle Ali del Mondo?
Il Nodo Sulle Ali del Mondo è una Onlus nata di recente dalla fusione di due realtà già presenti nell’ambiente salesiano, Il Nodo era un’associazione che si occupava di sostegno alle famiglie e ai giovani in stato di bisogno, includendo percorsi di formazione, educazione e programmi di assistenza nel difficile iter dell’affido familiare mentre Sulle Ali del Mondo era un gruppo missionario che sosteneva, attraverso attività ed eventi, alcune missioni in Africa tropicale Equatoriale, Medio Oriente e America latina.
Unite queste due vocazioni, ne è nata un’associazione attenta al territorio in cui viviamo e quelli ai confini del mondo, con priorità legate alla tutela dei diritti dei giovani e delle loro famiglie. L’accesso all’educazione e alla formazione per noi di cuore salesiano sono fondamentali. È per quello che promuoviamo iniziative volte ai giovani e alla loro cura formativa attraverso la Scuola di Mondialità, Bandi e Borse di Studio, Incontri con le Scuole primarie e secondarie.
Il Nodo sulle Ali del Mondo è una onlus che lavora nell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati?
Non “lavoriamo” coi rifugiati nel senso che non abbiamo ancora aperto una casa di accoglienza, ma abbiamo sviluppato un progetto di accoglienza per Msna, un progetto che dovrebbe partire da fine anno. Per prepararci sono gia 2 anni che promuoviamo attività di sensibilizzazione, informazione e coinvolgemento del quartiere. Tra le attività si svolgerà a breve infatti, per il secondo anno, un Torneo Don Bosco dei Ragazzi a cui abbiamo chiesto di partecipare, non solo i giovani degli oratori, ma anche le diverse comunità per Minori stranieri del territorio: l’anno scorso su 6 squadre 4 erano Comunità, quest’anno su 12, 6.
Inoltre garantiamo l’assistenza legale di ragazzi stranieri che necessitano di orientamento e informazione, organizziamo incontri con il quartiere e i ragazzi delle comunità, proiettiamo nella Sala Cinema film con tematiche inerenti e promuoviamo la campagna StopTratta del Vis.
Insomma non è un lavoro ma ci dedichiamo molte ore!
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