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Archivio Day: Aprile 2, 2012

Mare Chiuso

Film documentario di Stefano Liberti e Andrea Segre, prodotto da ZaLab con il sostegno di Open Society Foundations in collaborazione con JoleFilm Tra il maggio 2009 e il 2010 diverse centinaia di migranti africani sono stati intercettati nel canale di Sicilia e respinti in Libia dalla marina militare e dalla guardia di finanza italiana; in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi tutte le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni sono poi stati destinati alla detenzione in Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche profughi etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia, dove li abbiamo incontrati. Nel documentario sono loro a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti; sono loro a descrivere esattamente cosa è accaduto su quelle navi. Sono quelle testimonianze dirette che ancora mancavano e che mettono in luce le violenze e le violazioni commesse dall’Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione. Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un grande consenso nell’opinione pubblica italiana, ma per

Una patente per l’integrazione

Automunito e milite esente, si diceva una volta quando si cercava lavoro. Per il militare non è più un problema e un’auto, la si rimedia sempre. Ma non per tutti è così facile. Anzi. Spesso è proprio la patente di guida a essere un ostacolo insormontabile, più ancora dell’auto. E’ quanto talvolta accade ai rifugiati politici per i quali la possibilità di usare l’auto potrebbe rappresentare un elemento importante per la ricerca di un lavoro e quindi per il raggiungimento di autonomia, integrazione e stabilità.E’ a partire da queste premesse che l’Associazione romana Prime Italia, un associazione di volontariato che dal 2009 si occupa dei diritti di rifugiati politici e richiedenti asilo, ha provato a mettere in campo un progetto che faciliti l’ottenimento della patente. In collaborazione con l’Automobile Club di Roma sono così stati attivati nel 2010corsi pratici e teorici gratuiti per 10 rifugiati politici. E’ però vero che proprio da questa esperienza ci si è resi conto che spesso per un rifugiato politico non è facile frequentare un corso di scuola guida e sostenere un esame: sorgono inevitabilmente problemi nel confrontarsi con i test, difficoltà a familiarizzare con un linguaggio tecnico e specialistico e talvolta anche con lo strumento stesso del quiz. I tempi di permanenza nei corsi si allungano, mentre un ricambio più rapido permetterebbe a un maggior numero di rifugiati di avere accesso a questa opportunità.  Così, Prime Italia ha deciso di dar vita a un corso di pre-scuola guida per formare i ragazzi con una

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Come il mare che ha attraversato, così la vita di Abdel è un susseguirsi di onde, una più inaspettata dell’altra, sempre sul punto di travolgerlo.

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