di Celeste Ansaldi Ad Abdullahi, Abdul per tutti quelli che lo conoscono, piace raccontarsi e parlare della sua nuova vita in Italia. 24 anni, una storia piena di colpi di scena e all’insegna dell’impegno sociale e politico. Rifugiato e mediatore interculturale. Grande tifoso del Toro, Abdul ha l’abbonamento allo stadio e non si perde una partita. Quando parla della sua fede calcistica gli si illuminano gli occhi. Inoltre, ha tanta sete di cultura, e con il suo abbonamento ai musei torinesi conosce e impara continuamente cose nuove. Nato e cresciuto in Somalia ma, come dice lui, “settimese doc”, visto che a Settimo Torinese è rinato.