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Archivio Month: Dicembre 2013

Torino: la Città “riconosce” la residenza ai rifugiati

Il Consiglio comunale di Torino, dopo anni di richieste, petizioni, proteste e mobilitazione da parte dei rifugiati che vivono sul territorio ma anche di coordinamenti e associazioni cittadine, ha approvato ieri  un’attesa e discussa delibera per il riconoscimento della residenza “virtuale”  in via della “Casa Comunale 3” per i titolari di protezione  internazionale o umanitaria senza un domicilio stabile. Pubblichiamo il testo in allegato, rinviando ai prossimi giorni per un commento. Allegato Il testo della delibera e la votazione Collegamento La cronaca della Stampa Leggi anche su Vie di fuga Residenza: i Comuni si parlino I diritti delle persone non si mettono in appalto! Residenza: i rifugiati protagonisti della protesta a Torino Residenza: un diritto, una necessità

Samperè! Venisse il fulmine

Sanperè! Venisse il fulmine – di Francesca Frigo – Documentario – Italia 2013 Un anno in uno dei centri di accoglienza nati nel 2011, l’anno dell’emergenza Nord Africa. Un anno negli spazi, dentro e fuori, del centro strutturatosi nella cittadina di Caramagna (Piemonte). Ospiti del centro alcuni africani, provenienti dalla Libia in guerra, attesa di ricevere quel permesso di soggiorno di cui si ha bisogno per vivere nella legalità dell’Europa. Sanperè! Venisse il fulmine è un lungo dialogo aperto, senza intromissioni esterne – la documentarista non interviene, rimandendo fisicamente vicino,  con la telecamera, agli ospiti del centro di Caramagna ma non invadendo mai con la sua presenza. Il documentario ruota intorno ai discorsi, alle confidenze, alle chiacchiere quotidiane di uomini che non erano amici e che si trovano a condividere uno spazio e un mondo sconosciuto. Gli spettatori ascoltano così i discorsi di giovani migrati in attesa di regolarizzazione che provano a interpretare, giudicare, classificare la realtà italiana e la loro situazione personale di uomini. Parlano di varie tematiche: le ragazze, le differenze culturali, il lavoro, il futuro, il razzismo, la politica ed anche le loro storie di vita. Questo inizia a mostrare quanto ci sia da raccontare oltre alle storie di viaggio della speranza, dolori e miserie dei profughi dell”Emergenza Nord Africa”. Le parole viaggiano tra un discorso e l’altro ed inevitabilmente si arriva ai viaggi che gli ospiti del centro hanno dovuto affrontare, prima e dopo che la guerra scoppiasse in Libia. Le ragioni per cui sono scappati

Sfollati e rifugiati: verso la fine di un brutto 2013

Quest’anno rischia di essere uno dei peggiori mai registrati per quanto riguarda il numero di uomini, donne e minori costretti a fuggire dai loro luoghi di residenza.

The uprising

The uprising – di Peter Snowdon – Documentario – Belgio/Regno Unito 2013 Documentario sull’utilizzo del video nella Primavera araba. The uprising raccoglie centinaia di immagini dalla Tunisia, Egitto, Siria, Yemen, Barhein e Libia che danno vita, almeno sullo schermo, a una rivolta panaraba che per il momento vive ancora in celle isolate.

Resettlement: la Siria, l’Europa, il mondo. E cosa succede dove non lo si fa

Amnesty denuncia la povertà di impegno e di risorse che i Paesi dell’Ue riservano ai rifugiati della guerra di Siria. Gli impegni di resettlement arrivano allo 0,5% dei 2.300.000 rifugiati siriani oggi ospitati perlopiù nei Paesi confinanti. E misere condizioni di accoglienza, respingimenti e vittime si sono registrati e si registrano in Bulgaria, Grecia e Italia.

Dalla legge ai progetti: proposte molto concrete dopo il convegno di Parma

“Non basta accoglierli”: lo dice la legge. La Direttiva europea recepita recentemente dall’Italia parla chiaro: gli Stati dell’UE devono “introdurre uno strumento di programmazione delle attività e delle misure a favore dell’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale” garantendo a questi soggetti “l’accesso ai programmi d’integrazione che considerano adeguati”.

Ai confini dell’Ue: partire è un diritto (a rischio)

Un’analisi pubblicata dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa ha esplorato l’attuazione del diritto a “lasciare qualsiasi Paese, compreso il proprio”, sancito da un protocollo della Convenzione europea sui diritti umani.

Media e Cooperazione a confronto a Torino

Si è svolto giovedì 5 dicembre, presso il Campus Luigi Einaudi di Torino, il tanto atteso seminario dal titolo “La cooperazione fa notizia?“. evento inserito nel quadro del progetto europeo “Comunicare in rete per lo sviluppo“. L’obiettivo? Quello di permettere l’incontro tra due mondi il cui confronto risulta essenziale ma ancora complicato: quello dei media e degli operatori della cooperazione. Sul palco si sono alternati numerosi giornalisti, professori universitari e rappresentanti di Organizzazioni non governative per analizzare insieme, anche su basi scientifiche, i punti critici del dialogo tra le due professionalità.  Al centro del dibattito una ricerca coordinata dal professor Cristopher Cepernich, che ha monitorato le maggiori testate piemontesi (dal 1°aprile al 30 giugno 2013) scoprendo che dei 237 articoli che affrontavano tematiche legate al mondo della cooperazione la maggioranza erano di piccole dimensioni (69%), senza firma (64%) e inseriti nella cronaca locale (60,7%). La copertura mediatica è saltuaria e poco approfondita. Se i giornalisti peccano di scarsa attenzione verso il mondo della cooperazione, anche le Ong presentano criticità. Si evidenzia la mancanza nei team di professionisti della comunicazione in grado di raccontare efficacemente all’esterno l’operato svolto nel mondo. Il 41% delle 32 Ong interrogate affida ai volontari l’arduo compito, non ci si serve abbastanza dei comunicati stampa e per privilegiare l’aspetto operativo si rende marginale il raccontarlo al pubblico “interpellandolo solo durante il fundraising“, spiega Jean Leonard Touadi, consigliere del vice ministro agli affari esteri. Durante il dibattito sono stati esaminati tre esempi virtuosi della divulgazione di tematiche legate

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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