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Archivio Month: Gennaio 2014

Bando SPRAR 2014 – 16: on line le graduatorie

Il 29 gennaio sono finalmente state pubblicate le graduatorie degli enti locali ammessi alle risorse SPRAR 2014 – 16. Consultabili sui siti del Servizio Centrale, dell’ANCI e del Ministero dell’Interno indicano l’assegnazione di circa 20.000 posti, suddivisi fra posti assegnati regolari e posti aggiuntivi messi a disposizione da ciascun ente.

“Tra crisi e diritti umani”: il nuovo rapporto immigrazione di Caritas e Migrantes

Con il titolo “Immigrazione. Tra crisi e diritti umani” è stato presentato oggi a Roma il rapporto 2013 di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.

Fotocopie e pc per essere autonomi

Apre il primo febbraio 2014, a Torino, un nuovo centro informatico – copisteria: non sarebbe una gran notizia se non per il fatto che il titolare si chiama Tokam Cyriaque, è camerunese ed è un rifugiato politico. Questa nuova attività economica, intrapresa con coraggio in un periodo di crisi, ha potuto vedere la luce perché inserita nel progetto “Non solo asilo 2” realizzato da Cooperativa Orso, Ufficio Pastorale Migranti, Il Filo da Tessere, con il contributo della Compagnia di San Paolo e la collaborazione dell’Ufficio Pio.

Tutti i muri del mondo – Ceuta e Melilla

Ceuta e Melilla sono in Africa, ma sono Europa. Sono due città autonome spagnole situate nel Nord-Africa, circondate dal Marocco, affacciate sulla costa del mar Mediterraneo vicino allo stretto di Gibilterra, con una superficie di poche decine di chilometri quadrati.

A world not ours

A world not ours – di Mahdi Fleifel – Documentario – Libano/Regno Unito/Danimarca 2012 * di Jacopo Baron “Oggi vivono in Libano circa 300.000 rifugiati palestinesi, eppure solo il 2% possiede un permesso di lavoro: la legge libanese impedisce ai palestinesi di accedere alla maggioranza delle professioni e coloro ai quali è concesso di lavorare guadagnano meno del minimo garantito. I rifugiati palestinesi, in Libano, non sono autorizzati a possedere proprietà e hanno accesso limitato al sistema sanitario e a quello legale. La maggioranza dei palestinesi risiede a Ein el-Helweh, campo del Libano meridionale costruito nel 1948 come riparo provvisorio post-Nakba. Ein el-Helweh è oggi il campo profughi più grande del Libano, con 70.000 rifugiati stipati in un singolo chilometro quadrato”.

Il corvo

Nel “Corvo” di Kader Abdolah (Iperborea 2013, pp. 128, euro 9,50), da un variopinto centro di accoglienza un rifugiato emerge come commerciante di caffé, e, caparbiamente, come scrittore nella lingua «impossibile» del Paese che lo ha accolto.
L'estensione della barriera

Tutti i muri del mondo – Israele e Cisgiordania

E’ il 2000. Anno che segna l’inizio della Seconda Intifada, un nuovo periodo di scontro tra israeliani e palestinesi. Il conflitto si inasprisce in forme accese e pone fine all’instabile processo di pace iniziato nel 1993. Il numero delle vittime cresce, come quello di quanti sono disposti a immolare la propria vita per la causa palestinese. Questo permette al governo di Israele di inasprire i controlli sui territori occupati, con la scusa di contrastare ulteriori atti violenti a danno della popolazione civile. Quale strumento permette un controllo simile, se non una barriera in grado di bloccare fisicamente chiunque tenti di valicarne i confini? Da qui l’idea della costruzione della “barriera di separazione israeliana”,  soprannominata dai contrari alla sua edificazione “muro delle vergogna” o “dell’apartheid”. Il muro, alto circa otto metri e lungo 700 Km, disseminato di impianti di sorveglianza, recinzioni elettroniche e controllato continuamente dai militari, divide la Cisgiordania da Israele. Le polemiche I lavori di costruzione sono quasi conclusi. Negli anni trascorsi, il tracciato del muro è stato più volte modificato a seguito delle numerose polemiche sollevate a livello internazionale, che mettevano in dubbio la legittimità della recinzione. La barriera, infatti, viola i principi minimi dei diritti umani. Alla popolazione palestinese viene impedito il raggiungimento di alcune tra le zone più fertili del Paese, in cui si trovano la maggioranza dei territori coltivabili e circa trenta sorgenti d’acqua. Il muro rappresenta un tentativo piuttosto esplicito di indebolire ulteriormente la popolazione palestinese dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

Tutti i muri del mondo – Turchia e Siria

Sono tre, finora, gli sbarramenti con i quali Ankara ha deciso di chiudere altrettanti segmenti della frontiera con la Siria fatta a pezzi dalla guerra civile.

Eventi

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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