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Archivio Month: Aprile 2015

Rifugiati apicoltori in quel di Alessandria

Ad Alessandria negli anni della crisi, dove trovare lavoro sembra quasi un miracolo, soprattutto se si è stranieri, nasce un progetto che unisce ambiente, rifugiati, richiedenti asilo e lavoro. Promotrice del progetto è l’Associazione Cambalache e il titolo del progetto, che gioca con l’inglese, non lascia spazio a dubbi: “Bee my job”.

Conflitti d’identità e identità in conflitto

* di Lisa Rigotto Lunedì 20 aprile 2015, al Campus Luigi Einaudi in collaborazione con Biennale Democrazia e Cest, si è tenuto un dibattito sui fenomeni migratori verso l’Europa e l’Italia. Un sociologo, una filosofa e un giurista sono stati protagonisti di un confronto interdisciplinare il cui punto di partenza è stato il tema dell’identità e il punto di arrivo la realtà italiana dei CIE.

Nauru (Australia) e l’esternalizzazione della domanda di asilo

L’Australia è il Paese, abitato in prevalenza da occidentali, con le politiche più dure verso i richiedenti asilo e i cosiddetti “migranti irregolari“. E’ prassi abituale che i richiedenti asilo durante il periodo in cui vengono esaminate le loro domande sono rinchiusi in centri di detenzione fuori dai confini australiani. E fuori qualsiasi tutela e diritto.

Dublino III, ritorno a Fiumicino: ogni riferimento è “casuale”

Il report dell’Asgi sui “ritorni” in Italia dei richiedenti asilo e i rifugiati incappati nelle maglie del Regolamento Dublino, sia nella vecchia versione “II” che nella nuova versione “III”.

“Contro i trafficanti, proteggere le persone più che le frontiere”

Si può dire, si può fare qualcosa dopo un disastro come quello di sabato 18 aprile, in un mare che sembra lontano mille miglia dalla vita delle nostre città? Almeno chi legge (e scrive) Vie di fuga molto poco, almeno oggi… Tranne forse ricordare il «dovere di solidarietà» che oggi come non mai, come ha affermato mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes,  «chiama in causa l’Europa, ma anche le organizzazioni internazionali come l’ONU, sollecitando tre azioni». Subito, elenca e spiega Perego, è necessaria un’azione navale europea nel Mediterraneo, che sull’esempio di Mare nostrum non si limiti a presidiare i confini, ma costruisca «veri e propri percorsi di salvezza, canali umanitari per le persone e i popoli in fuga». In secondo luogo, occorre alimentare «un piano sociale europeo che vada a rafforzare non solo l’accoglienza di chi chiede protezione nelle sue diverse forme, ma valutando anche forme nuove di riconoscimento in tempi brevi, che permettano una circolazione e una tutela dei richiedenti asilo in tutti e 28 i Paesi europei». Infine, in terzo luogo, occorre «un’azione internazionale congiunta che abbia l’obiettivo della pace e della sicurezza nel Nord Africa, nel Medio Oriente e nel Corno d’Africa». Nei giorni scorsi una sintetica analisi di Perego aveva già cercato di interpretare la cronaca delle ultime settimane nel Mediterraneo in un quadro più vasto rispetto agli slogan di “invasione” ed “emergenza”. A chi parla di “invasione” di migranti e richiedenti asilo Perego ribatteva tra l’altro: «Sono numeri ancora insignificanti. Diventano significativi per noi solo perché dal 2011

Sada. Caffè arabo amaro

Sada. Caffè arabo amaro – Akram Safadi (regia) – Film-documentario – 93′ – Safad Film e Fotogramma 25 – Palestina-Italia 2014

La lista del console

La lista del console – Alessandro Rocca (regia) – Documentario – 52′ – SGI/Rai Cinema con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund) – Italia 2012

Una ‘vacanza’ alternativa. Nell’Altopiano di Asiago arrivano 69 rifugiati

* di Lisa Rigotto Dalle coste del Mediterraneo alle montagne dell’Altopiano di Asiago. Per qualche settimana sessantanove richiedenti asilo sono stati ospitati nell’ex ostello di Cesuna, in attesa del loro rientro a Monselice, dove si trova la struttura che li sta accogliendo dal loro arrivo in Italia. Per molti di loro si tratta della prima volta in montagna tra boschi, prati e neve.

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IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

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