Skip to content

Archivio Month: Gennaio 2016

Dal corridoio umanitario alla rete d’accoglienza

A Torino si sta creando una rete a sostegno dell’accoglienza di alcune delle famiglie siriane che arriveranno attraverso il primo corridoio umanitario aperto dalla Comunità di S.Egidio e dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII dal Libano grazie ai fondi della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI).  Come annunciato a ottobre dalla Comunità di S.Egidio e dall’Operazione Colomba dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, circa un migliaio di persone dal Libano e dal Marocco avranno la possibilità di arrivare in Europa attraverso un canale sicuro. Un corridoio umanitario a tutela del loro diritto umano di trovare rifugio da “guerra, violenza e torture attraverso una modalità che permetta loro di approdare in altre terre sicure non solo essendo vittime di trafficanti di vite umane, di venditori di morte, di sfruttamento, di barconi“, come ricorda Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Torino che con entusiasmo ha iniziato a collaborare con l’Operazione Colomba per la futura accoglienza di alcune di queste persone. Torino infatti sarà una delle città che accoglierà alcuni cittadini siriani, provenienti da un campo per rifugiati in Libano situato a pochi chilometri dal confine con la Siria nei pressi del villaggio di Tel Aabbas e in cui l’Operazione Colomba è presente dall’aprile del 2014. Come ricorda però Diego Montemagno dell’associazione ACMOS, l’accoglienza di queste persone non si fermerà alla sola sistemazione, ma comprenderà il processo di integrazione nel tessuto del territorio, attraverso la partecipazione alla vita sociale, l’avvicinamento ai luoghi di culto, l’inserimento dei bambini e adolescenti nelle scuole e dei genitori nel mondo del lavoro. L’appello

The good lie. Ovvero i bambini perduti del Sudan

The good lie – di Philipphe Falardeau – Drammatico – 1h 50′ – USA/Canada (2014) Sudan (1983-2005) una guerra civile sanguinosa devasta il Paese e spinge migliaia di orfani a percorrere chilometri e chilometri per raggiungere un rifugio sicuro (i campi profughi spuntati al di là della frontiera keniota). Vennero chiamati i bambini perduti del Sudan e The good lie racconta la storia di quattro di loro. Sopravvissuti alla guerra, alla fuga e agli anni passati nel campo profughi di Kukuma, Kenya, tre fratelli e una sorella sudanesi ottengono la possibilità di essere reinsediati negli Stati Uniti grazie a un progetto speciale. Qui incontrano una giovane donna che li aiuta a trovare un lavoro e a riunirli dopo che la sorella era stata divisa dal resto della famiglia. Ma il passato e tutto il dolore che porta con sé non può essere dimenticato e torna a bussare alla loro porta. Uno di loro tornerà in Kenya per dare la possibilità al fratello rimasto in Africa di entrare negli Stati Uniti. Per il grande impegno civile, ‘‘The Good Lie’‘ di Philippe Falardeau ha ricevuto il ‘‘Premio della giuria’‘ al Festival di Deauville

Il diritto di asilo tra accoglienza e esclusione

E’ disponibile on line (scaricabile gratuitamente) un nuovo rapporto sul sistema asilo e sulla normativa vigente in Italia: Il diritto di asilo tra accoglienza e esclusione. Un lavoro collettivo per le Edizioni dell’asino rivolto “a un pubblico di persone attente ma non necessariamente di addetti ai lavori.”

Ricorsi sulle domande di protezione: il caso-Bologna

Una ricerca di Asilo in Europa su 233 ricorsi sulle domande di protezione esaminati dal Tribunale del capoluogo emiliano ha messo in luce istruttorie carenti, conclusioni superficiali sulla presunta “privatezza” dei motivi di fuga, sulla possibilità di ottenere giustizia in patria e sulla credibilità del richiedente asilo, ma anche interpretazioni erronee della normativa.

Italia, accoglienza 2015: i dati definitivi

L’Italia è entrata nel 2016 con 104 mila migranti, richiedenti asilo e rifugiati nel sistema di accoglienza: meno di due ogni mille abitanti.

“Jaama dambé”, fra artigianato e integrazione

Il progetto “Jaama dambè” nel centro di accoglienza Baja Sunajola a Lu Bagnu (Sassari) ha l’obiettivo di trasformare il “limbo” vissuto da molti giovani migranti in un periodo di impegno piuttosto che di passività e solitudine, pensando già all’ingresso nel mondo del lavoro con le opportunità offerte dall’artigianato. Quattro i laboratori dell’iniziativa: pelletteria, intreccio sardo, musica e agricoltura.

Dopo l’approdo: immagini e parole sui richiedenti asilo

Il progetto “Dopo l’approdo” dell’Università di Milano propone un “racconto” che non si ferma alle prime operazioni di identificazione, ma si estende al percorso intrapreso dai richiedenti asilo nei luoghi dell’accoglienza e dell’abbandono istituzionale, negli spazi di attesa, di transito e incontro informale che riempiono un presente spesso immobile, scandito quasi soltanto dalle tempistiche burocratiche.

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2016: le proposte della Migrantes

Alla conferenza stampa sulle iniziative della Chiesa italiana per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 17 gennaio, la Fondazione Migrantes ha presentato 10 proposte «che possono aiutare a migliorare l’accoglienza dei migranti, con una particolare attenzione ai richiedenti asilo e rifugiati».

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

“Alcune volte è una fuga, altre una scelta, sempre contiene una speranza e una promessa. La strada di chi lascia la sua terra”. Una graphic novel che racconta alle nuove generazioni le storie, le persone e le ragioni delle migrazioni.

La vignetta

by Mauro Biani – Repubblica
maurobiani.it

IL DIRITTO D’ASILO - REPORT 2020

Pubblicazioni