Domenico Quirico, Esodo. Storia del nuovo millennio, Neri Pozza, Vicenza, 2016 Una delle urgenze del nostro tempo è comprendere il fenomeno delle migrazioni di massa. Dove nascano, quali cause li scatenino e quali conseguenze portino con sè. Domenico Quirico racconta in Esodo, ricorrendo alla cronaca di viaggio, un pezzo di questo fenomeno, esperito personalmente, muovendosi nei luoghi di partenza, arrivo e transito. Un racconto in presa diretta dall’Africa nera al nord della Francia con una forte idea di fondo: l’esodo a cui stiamo assistendo ha già cominciato a cambiare il mondo e la storia a venire. “Abitanti di un mondo in declino, trepidiamo soltanto per la nostra ricchezza, proprio come i popoli vecchi, le civiltà al tramonto. E non ci accorgiamo che nelle nostre tiepide città, in cui coltiviamo la nostra artificiale solitudine, vi sono già alveari ronzanti, di rumore e di colore, di preghiera e furore. Il mondo di domani.” Esodo, l’ultimo libro di Quirico, giornalista de La Stampa e scrittore, tocca (fisicamente perchè ogni racconto nasce da un’esperienza diretta) molti luoghi, tappe della nuova geografia delle migrazioni e in ogni luogo, seppur distanti, troviamo un filo conduttore ineludibilmente semplice: parti intere del mondo si stanno spopolando a causa di miseria, sfruttamento e malattie, guerre, fanatismo e odi etnici. E se da una parte c’è l’abbandono delle terre, dei villaggi, delle città dall’altra parte si stanno erigendo muri e controlli, continuando a negare la necessità di affrontare una situazione, non più nuova ma ormai radicata, con una sensibilità diversa.